Repubblica
Ricordate che Trieste
non potè votare
Ho letto con molto

Sabato 12 Giugno 2021
Repubblica
Ricordate che Trieste
non potè votare
Ho letto con molto interesse e partecipazione la lettera della signora Italia Giacca apparsa sul Gazzettino. Anch'io, triestina di origine e figlia di genitori istriani, durante le celebrazioni della festa della Repubblica sono stata tormentata da un pensiero costante: Ma Trieste non ha votato questo referendum, non le è stata data la possibilità di questa scelta. Mi sono sentita ferita e defraudata. Durante la giornata la Rai ha trasmesso un breve filmato della riunione di uno dei primi governi che terminava con il grido Viva l'Italia, viva Trieste italiana. È stata un'emozione violenta risentire dopo tanto tempo quell'invocazione scandita per troppi anni. Ha ragione la signora Giacca quando dice che bisogna accendere una luce sui diritti calpestati di quelle terre. Bisogna ricordare: il ricordo, la memoria sono la forza della storia, la dimenticanza solo una colpevole ignoranza
Maria Grazia Pieri
Lavori
Fare il parfrfoco
è il più bello del mondo
Fa piacere leggere del Sindaco di Treviso, Mario Conte, entusiasta del suo lavoro il più bello del mondo, che farebbe per tutta la vita. Mi permetto di aggiungere che c'è anche un altro lavoro il più bello del mondo, quello del prete, del parroco che - a differenza di quello del sindaco, - dura davvero tutta la vita. Ai nostri Amministratori e ai nostri Parroci un saluto affettuoso e l'augurio di buon lavoro con tanta pazienza e tanto entusiasmo.
Natale Trevisan
Contagi
L'anomalia
della Valle d'Aosta
La Valle d'Aosta. Un angolino nella estrema parte nord-ovest della carta d'Italia. È una regione autonoma dal 1948 che al proprio interno ha la provincia ed i comuni e comprende 124.041 abitanti al 31/12/2020. Ognuna di queste amministrazioni ha tutti gli organi previsti per le regioni più popolose: le sedi di tutti gli Enti pubblici, Tribunale, Camera di Commercio, sede regionale, provinciale e comunale con i relativi organi amministrativi. Oltre a questo ha una spiccata vocazione turistica con antichi borghi e castelli Famosa per gl'impianti sciistici. Ha un aeroporto che, occorrendo, la collega con la capitale. È da ritenersi che un cospicuo numero di persone siano impiegate nella pubblica amministrazione e molte altre gestiscano proficuamente le attività turistiche. Sorprende che questo piccolo paradiso sia stato a lungo funestato da corona virus. Il piccolo triangolino rosso ed arancione è stato a lungo presente nei quotidiani rapporti della televisione. La Lombardia ed il Veneto hanno avuto per lunghi periodi seri problemi di contagio ed i giornali lo hanno ripetutamente fatto presente con valori assoluti superiori ad altre regioni. Nessuno ha pensato di rapportare i valori assoluti al numero di abitanti! Non ricordo che nessuno abbia notato l'anomalia della Val d'Aosta che con un centesimo della popolazione della Lombardia, non riesce a risollevarsi.
Oscar Marcer
Domanda
Come avere
il Green pass?
Vorrei sapere se attraverso il Gazzettino qualcuno mi può aiutare a risolvere questo problema. Io ho fatto la prima dose di Astrazeneca a Verona, sono di Peschiera del Garda, e la seconda con Pfizer, dato che mi trovavo in Francia e lì, come in molte nazioni europee, fanno il richiamo a chi vuole con Pfizer. Io, anche se ho 62 anni ho preferito fare così. Mi sa che sono un caso raro in Italia. Il problema è che nessuno sa come posso avere il Green Pass, ho chiesto al mio medico di base, alla Ulss ecc e nessuno mi sa dire niente. Qualcuno sa darmi per caso un'indicazione?
Attilio Bonuzzi
Letta
Immigrati
e disocupati
Sento per televisione che il segretario del PD Letta invoca importazione di mano d'opera straniera in quanto in Italia è necessaria e quindi ben venga l'immigrazione clandestina. Ma se abbiamo anche in questi giorni 100 operai specializzati della ABB che vengono licenziati, non parliamo di tutte le imprese che chiudono i battenti, l'ILVA di Taranto in testa e moltissime altre che non sto ad elencare! Ogni altro commento è superfluo.
Alberto Tiozzo
Sindaci / 1
Serve una legge
valda e coerente
La figura del Sindaco è certamente altisonante per la rappresentatività della cittadinanza che lo esprime ma emblematica nello stesso tempo, per cui si denotano le varie rinunce. Purtroppo è così con il rischio di finire nel registro degli indagati, anche per fesserie e cose che non riguardano direttamente il sindaco, con procedimenti che durano all'infinito. Dall'altra parte il cittadino vuol vedere le cose che funzionano e qui casca l'asino del fare o non fare, la procura è dietro l'angolo o per omissione, per eccesso di zelo o per abuso di potere. Da non dimenticare gli effetti della famosa legge Bassanini che dispone che gli atti siano di competenza dei dirigenti e funzionari, i burocrati, i quali ben si guardano da incappare nelle reti della giustizia. Necessita una legislazione valida e coerente oltre che tanto buon senso che sembra archiviato.
Celeste Balcon
Sindaci / 2
I partiti non vogliono
una classe dirigente
Condivido pienamente la risposta che data al lettore Franco Maier riguardo alle difficoltà di trovare candidati alla carica di Sindaco nelle grandi città e non solo. Ci aggiungo solo un quinto punto a quelli individuati, e che è diretta conseguenza del quarto. I partiti, che ritengono di avere una soluzione per tutto, non sono in grado o non vogliono formare una vera classe dirigente e quando arrivano gli appuntamenti con le urne cercano disperatamente non un esperto, ma un nome famoso, che deve avere come principale caratteristica l'ubbidienza, perché alla fine deve fare quello che il partito ordina. Ed allora passi per le responsabilità, passi per la diffidenza diffusa nei confronti dei politici, passi pure per la questione economica, ma penso che il non voler fare il pupazzo teleguidato sia alla fine la vera ragione dei rifiuti, e da qui la difficoltà dei partiti a trovare i candidati da proporre agli elettori.
Claudio Gera
Politica
Le elucubrazioni
sul centrodestra
Leggo che il sig. Letta stigmatizza il comportamento di Salvini che, a suo dire, teme il sorpasso della Meloni. Ma monsieur Letta non si è accorto che non solo la Lega, ma pure Fratelli d'Italia hanno superato il partito che con Renzi viaggiava abbondantemente al doppio degli avversari?
Guido Perini
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