Le Poste sfasciate
In Italia solo
con un lavoro
Sul Gazzettino del 14-2-20

Martedì 18 Febbraio 2020
Le Poste sfasciate
In Italia solo
con un lavoro
Sul Gazzettino del 14-2-20 si legge: sfascia l'Ufficio Postale di Piove di Sacco, creando un danno di 100.000 perché non è ancora arrivata l'assegnazione mensile del reddito di cittadinanza. Poi la Guardia di Finanza scopre che aveva falsificato la domanda e che aveva già riscosso mensilità false per 4.464. Da cittadino, che paga le tasse mi domando se sia giusto che debbano sempre pagare gli innocenti che non vogliono che in Italia circolino persone che sono solo un costo e un danno per i cittadini solo perché così vuole certa politica... Quando basterebbe essere civili come gli altri paesi: che fanno entrare solo le persone che hanno un permesso di lavoro, e in regola come lavoratori registrati, con una residenza, e quindi alla stessa stregua dei cittadini. Ma perché la sinistra vuole a tutti i costi che questa gente irregolare e clandestina debba stare in Italia per creare solo problemi agli italiani? Non sarebbe più semplice che anch'essi si adeguassero alle leggi degli altri Stati civili del mondo? Cosa si aspettano questi? Perché vogliono fare i buonisti con le tasche altrui? Sembra vogliano comandare solo per mettere scompiglio nel paese, con tutta questa gente allo sbando, che crea solo problemi: poiché anche se sono clandestini, devono pur vivere. Ma come possono farlo senza la necessaria disponibilità economica? Ecco che devono arrangiarsi e magari delinquere per sopravvivere. Senza tenere conto degli omicidi e delle violenze sessuali alle donne. Oppure della mafia organizzata per la droga. C'è solo da sperare che tutti se ne rendano conto, indipendentemente dal credo politico, e ne tengano in debito conto nelle prossime votazioni.
Un affezionato lettore
Come Macron
Dai ghiacciai
alle strade cittadine
Leggo che il presidente francese Macron è andato sul monte Bianco, versante francese, ad ispezionare il grande ghiacciaio che si trova in una drammatica ritirata. Anche se non sono mancate le critiche al presidente accusato di essersi spinto fino lassù per desiderio di pubblicità, non si può negare la voglia in lui di vedere direttamente la realtà con i propri occhi. Comportamento che dovrebbe essere proprio dei politici in genere. E non solo a loro e per i cambiamenti climatici. Si sa che le giuste decisioni sono sempre conseguenza della conoscenza. Andando nelle supreme stanze della nostra politica, tutto il lavoro sembra svolgersi in questi tempi al chiuso e all'insegna della più alta retorica. La gente ci capisce poco, anche se sono in gioco la prescrizione ed il lavoro di migliaia di tribunali. Senza contare i tempi indefiniti delle discussioni e la lontananza con quanto avviene nella vita reale. Per dare un taglio a tanta perdita di tempo, ci potrebbe essere una soluzione: portare i nostri governanti sui ghiacciai delle nostre Alpi e successivamente, questo è ancora più importante, nelle vie delle nostre città, dove l'epidemia degli esercizi commerciali è in continua espansione. Un vuoto che dilaga sempre di più, nelle stesse campagne e nelle scuole. Non solo è crisi economica, ma soprattutto non ci sono più i bambini. È soltanto un argomento da romanzo?
Luigi Floriani
Conegliano (Tv)
La denatalità
Un Paese che fa
pochi figli
La parola denatalità significa diminuzione delle nascite. Non basta aumentare l'occupazione femminile ed i posti negli asili nido, le coppie della ultima generazione sembra che non siano più fertili. E la domanda ricorrente è: dove sono i bambini? In tanti ce lo chiediamo. Sembra che nel nostro paese non nascano più bambini. Da una analisi recente, veniamo a sapere che ci sono 67 nascite ogni 100 decessi. E in un anno 9000(novemila) culle si sono svuotate. Il ricambio generazionale sarà molto compromesso. Lo dicono i nostri esperti demografici, lo ha confermato anche il nostro Presidente Mattarella. Con la popolazione di tanti anziani che lentamente se ne andranno, l'Italia si svuoterà un po' alla volta. Se percorriamo le strade cittadine, se andiamo nei giardini pubblici, se visitiamo luoghi di villeggiatura, raramente incontriamo passeggini con bambini. Raramente vediamo qualche coppia che tiene per mano un bambino. È una realtà inquietante che ci fa riflettere. Ci sono tante coppie o persone singole che hanno il cane o cagnolino di varie razze al guinzaglio. Oppure portato in alcuni giardini pubblici per una sgambata. Un cane fa da compagnia, ma sarebbe più adatto alle persone anziane o sole. Anche se il desiderio di un figlio è sempre presente, sembra che mantenere un cagnolino sia meno costoso, meno impegnativo. Insomma, forse un po' egoisticamente si opta per una famiglia a metà. Naturalmente c'è anche il mondo del lavoro che impedisce una scelta di figliare in modo sereno e senza costrizioni e ricatti. Chi datore di lavoro è contento di assumere una giovane signora che sta per avere o vorrebbe un figlio? Ma questa scelta rivela anche poca speranza nel futuro perché alcuni dati dell'Istat fanno sapere che il numero dei morti ha superato i nati (anno 2018) di 194.386 unità. Il nostro è un Paese a crescita zero. Il dato allarmante, dopo la mancanza di lavoro e causa di povertà è la mancanza di figli.
Giacomo Mella
Pordenone
Corona virus in Africa
Il reato
di epidemia
Il primo caso di coronavirus in un Paese africano, l'Egitto, dovrebbe suonare nei Palazzi romani come un vero campanello di allarme. Date le note carenze sanitarie dell'Africa nel suo complesso, il nostro Governo, che si vanta di trattare il virus Covid-19 come si trattasse di peste o di colera, dovrebbe porsi da subito il problema degli arrivi sui barconi, che qualora la pandemia si diffondesse, diventerebbero un potenziale veicolo di contagio verso l'Italia. Se, come al solito quando si parla di migranti, nessuno avrà il coraggio di dire che i barconi e le navi delle Ong andrebbero respinti ora anche per motivi di ordine sanitario, sarebbe interessante vedere, ove mai nell'immediato futuro cittadini italiani dovessero risultare infettati, se un Tribunale di Ministri metterebbe sotto accusa il premier Conte ed il Ministro dell'Interno Lamorgese per il reato di epidemia (438 c.p.).
Umberto Baldo
La riflessione
Ci conviene
restare nella Ue
Noi Italia facciamo parte da molti anni della Unione Europea e dobbiamo quindi accettare, seguire e rispettare la normativa europea in tutti i campi il che secondo me è molto nel nostro interesse e nella nostra convenienza. Se però vogliamo uscire dall'Unione Europea allora facciamo un referendum come è stato fatto in Gran Bretagna e decidiamo in merito ma fino a quel momento noi facciamo parte dell'Unione Europea e secondo me a conti fatti penso che a noi convenga restare nell'Unione Europea.
Franco Rinaldin
Venezia
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