La crescita
Da Figlio della Lupa
a Bella Ciao
Era un giorno del mese di

Sabato 16 Gennaio 2021
La crescita
Da Figlio della Lupa
a Bella Ciao
Era un giorno del mese di maggio e cantavo a squarciagola assieme ai miei compagni di prima elementare. Sotto la guida severa della non più giovane maestra Dalla Riva, in fila per due andavamo dalla scuola elementare (intitolata a Rosa Maltoni Mussolini, mamma del Duce) in sfilata fino alla Piazza xx settembre. Ero felice nella mia divisa di Figlio della Lupa con questa grande M di metallo sul petto. Era il 1940, si festeggiava, con l'adunata, l'entrata in guerra dell'Italia. Negli anni successivi il papà e i fratelli maggiori mi spiegavano i vari i significati dei vari avvenimenti. Nella maturità apprendevo delle notizie non scritte nei libri di storia ufficiali. Durante la guerra d'Africa, l'Italia usò gas asfissianti per eliminare truppe nemiche e, purtroppo, popolazione civile. Amavo le Dolomiti e durante le escursioni, nei momenti di ristoro, con gli amici cantavo le vecchie canzoni di montagna e intonavo Bella ciao, patrimonio universale di libertà.
Franco Rigo
Noale (Ve)
Covid
Basta vedere
tamponi in tv
Sono un suo assiduo lettore e apprezzando la sua saggezza, vorrei sottoporre alla sua attenzione e magari girarlo a chi di dovere, un problema che non solo il sottoscritto ma molte altre persone hanno manifestato in questo anno di pandemia e che sta dando molto fastidio agli utenti TV. Mi riferisco ai telegiornali e altre trasmissioni della RAl, che ogni giorno ci propinano a tutte le ore, decine e decine di visioni di tamponi, con tubicino in bocca o in naso a seconda. La trovo una cosa disgustosa, come ora il continuo ripetersi di punture di vaccino anche di persone molto anziane. Ma io dico, quando si dice tot tamponi e tot vaccini, tutti sappiamo a cosa ci si riferisce non serve farli vedere in continuazione ripetutamente (un giorno ne ho contati otto allo stesso servizio) e poi si parla di privacy, ma dove? E il peggio in tutto questo è che avviene di solito all'ora di pranzo o cena mentre la gente sta mangiando e oltre a tutto ciò, si aggiunga la scellerata pubblicità di prodotti farmaceutici che descrivono i rimedi contro mal di stomaco, stitichezza, emorroidi, perdite urinarie e così via. Di questo passo dobbiamo aspettarci di vedere gastroscopie o rettoscopie? Basta non ne possiamo più, ma mi domando i dirigenti RAI dove sono? Ma non si rendono conto? E visto che ci sono, sottolineo un altro problema, cioè l'alterazione de volume di diffusione, anche la notte alla pubbicità, alle sigle come (Porta a porta)a mezzanotte decibel a tutta, ma non si pensa che a quell'ora i più dormono? E un condominio si sente tutto e se non sei pronto col telecomando ti bussano alla parete?
Renzo Gardenal
Codognè (Tv)
Crisi politica /1
L'Io al posto
del Noi
Mentre si sta seguendo con una certa ansia la fase finale delle crisi di governo, tutti ci auguriamo che tale fase si risolva per il meglio. E che la politica, il campo per eccellenza del dialogo (?), trovi le soluzioni migliori per il bene comune. Anche se i rapporti personali, le simpatie o antipatie, possono scatenare la pace o la guerra mondiale. Per quanto riguarda il recovery fund, una vera manna per la nostra economia e per le menti politiche (?) del nostro Paese, ci si domanda come mai, dopo tanto tempo con l'affollamento che abbiamo in Parlamento ed altrove, non sia uscito uno straccio di documento, o meglio di piano, dove indicare non tanto le cifre da impiegare (piuttosto semplicistico), ma soprattutto il come della gestione delle risorse. A proposito di questo si può dare un po' di ragione a Renzi, anche se il governo è stato per molto tempo la sua casa. È impressione abbastanza generale che, per fare questo lavoro, sia necessario cambiare le teste, mettere in campo delle persone che abbiano pratica ed intelligenza nel campo dell'imprenditoria, della ricerca e della organizzazione del personale. Non tanto capaci di maneggiare solo le leggi e districarsi nel ginepraio della politica. Una mancanza questa caratteristica del nostro Paese. A proposito del Sud, non vi è bisogno di sconti o di bonus, ma piuttosto di mettere le persone, giovani soprattutto spesso invitati a fuggire all'estero, nella condizione di esprimere le loro capacità al riparo del potere mafioso. Certe protezioni, o tutele, possono diventare delle vere umiliazioni. Non si capisce come mai certi discorsi non debbano funzionare tra i rappresentanti del popolo, al sicuro e più tranquilli più di altri in questo tempo di Covid, alcuni dei quali particolarmente visibili e prodighi di insegnamenti. A patto che gli interessi personali, oppure le visioni contrastanti, spesso pretestuose, del proprio mondo, non mettano l'io, come dice il Papa, al posto del noi.
Luigi Floriani
Conegliano (Tv)
Crisi politica/2
L'andazzo
irresponsabile
Da più settimane assistiamo allo squallido spettacolo messo in scena da alcuni politici per rappresentare, sul palcoscenico istituzionale, le proprie (soprattutto personali) aspirazioni di potere, volgarmente caratterizzate come: il mercato delle vacche e la smania per la carega (sedia) del comando ad ogni costo. Da giorni è in movimento la penosa altalena politica: crisi di governo sì o no!? Rimpasto governativo sì o no!? Con questo irresponsabile andazzo politico, il Paese va alla deriva. La drammatica pandemia, purtroppo, da alcuni inqualificabili politici, per logiche di potere, viene sottovalutata collocandola ai margini dell'emergenza sociosanitaria. Tutto il Paese, invece, dovrebbe (deve) fare fronte comune, sostenuto da una politica con cuore e anima, seguendo e applicando seriamente gli inviti e gli appelli del Presidente della Repubblica e del Santo Padre.
Franco Piacentini
Crisi politica /3
Terribili Fiorentini
fin dal 300
Il Renzi che cerca di liquidare Conte mi ricorda il modo col quale i Fiorentini guelfi di parte Nera, acquisito il priorato, fecero pagare a Dante il suo precedente prodigarsi per la pace fra Bianchi e Neri, pace perseguita allontanando dalla città i più facinorosi delle due fazioni ma con asserita mano meno ferma verso i Bianchi. Tremendi i Fiorentini in queste epurazioni tant'è che Dante non riuscì a metter più piede in patria perché pendente sul suo capo questa condanna dagli storici definita alquanto artificiosa: «Alighieri Dante è condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti, pederastia, e lo si condanna a 5000 fiorini di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici, esilio perpetuo (in contumacia), e se lo si prende, al rogo, così che muoia». (Libro del chiodo - Archivio di Stato di Firenze - 10 marzo 1302). Terribili i Fiorentini del 300 quando dovevano eliminare un avversario politico !
Marco Anelli
Conegliano (Tv)
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