L'ANNIVERSARIO
Se Belluno possiede il prezioso codice dantesco custodito presso la biblioteca lolliniana, di proprietà del Capitolo della Cattedrale, Feltre può vantare la famosa, quanto ambigua, citazione tra feltro e feltro del primo canto dell'Inferno. E sono proprio il capoluogo e la cittadella a guidare le manifestazioni dantesche nel 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.
A RIVEDER LE STELLE
E quindi uscimmo a rivedere le stelle è il titolo della mostra con cui il Seminario Gregoriano di Belluno espone al pubblico il codice dantesco che domenica inaugura l'esposizione del preziosissimo codice. Si tratta di un manoscritto su pergamena che appartiene alla famiglia dei cosiddetti Danti del Cento, una sezione assai ricca di manoscritti prodotti a Firenze pochi anni dopo la morte del poeta, nella prima metà del secolo XIV. La realizzazione era stata attribuita al copista fiorentino Francesco di ser Nardo da Barberino, ma studi successivi hanno riconosciuto la presenza di mani distinte di copisti operanti in un'attiva officina scrittoria di Firenze avviata e gestita probabilmente proprio da tale Francesco. Il codice lolliniano si fa ammirare per l'elegante scrittura gotica libraria e la decorazione del testo tramite semplici miniature che impreziosiscono e nobilitano il codice; l'apparato ornamentale del Dante bellunese è essenziale e si limita ai frontespizi delle tre cantiche: presenta i tre preziosi capilettera miniati in tempera e foglia d'oro, abitati da figure, e un raffinato fregio vegetale policromo, costituito da foglie, bottoncini dorati e uno scudo di semplice fondo azzurro, che incornicia lo specchio di scrittura. Un ornato più semplice, con arabeschi rossi e azzurri, è riservato alle iniziali dei singoli canti. La mostra resterà aperta fino al 18 luglio ogni sabato e domenica (orario 14.30-18) e i lunedì (9.30-12); obbligatoria la prenotazione via mail (bibliotecagregoriana@chiesabellunofeltre.it); ingresso dalla porta del chiostro gotico sul sagrato della chiesa di San Pietro.
IN VIAGGIO TRA LE SUGGESTIONI
A Feltre le celebrazioni dantesche sono partite da aprile, inserite nel programma Tra feltro e Feltre. Musica, parole, immagini sui passi di Dante. E riprendono ora a Palazzo Guarnieri dove sabato si inaugurerà la mostra Roby il Pettirosso disegna Dante, allestita in collaborazione con il Comune nell'androne del palazzo in un weekend dedicato al sommo poeta, una sorta di viaggio tra le suggestioni della Divina Commedia alla quale sarà dedicata non solo la mostra, ma anche il menu firmato dallo chef Raffaele Minute dell'annesso ristorante.
Giovanni Santin
© riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA Se Belluno possiede il prezioso codice dantesco custodito presso la biblioteca lolliniana, di proprietà del Capitolo della Cattedrale, Feltre può vantare la famosa, quanto ambigua, citazione tra feltro e feltro del primo canto dell'Inferno. E sono proprio il capoluogo e la cittadella a guidare le manifestazioni dantesche nel 700° anniversario della morte di Dante Alighieri.
A RIVEDER LE STELLE
E quindi uscimmo a rivedere le stelle è il titolo della mostra con cui il Seminario Gregoriano di Belluno espone al pubblico il codice dantesco che domenica inaugura l'esposizione del preziosissimo codice. Si tratta di un manoscritto su pergamena che appartiene alla famiglia dei cosiddetti Danti del Cento, una sezione assai ricca di manoscritti prodotti a Firenze pochi anni dopo la morte del poeta, nella prima metà del secolo XIV. La realizzazione era stata attribuita al copista fiorentino Francesco di ser Nardo da Barberino, ma studi successivi hanno riconosciuto la presenza di mani distinte di copisti operanti in un'attiva officina scrittoria di Firenze avviata e gestita probabilmente proprio da tale Francesco. Il codice lolliniano si fa ammirare per l'elegante scrittura gotica libraria e la decorazione del testo tramite semplici miniature che impreziosiscono e nobilitano il codice; l'apparato ornamentale del Dante bellunese è essenziale e si limita ai frontespizi delle tre cantiche: presenta i tre preziosi capilettera miniati in tempera e foglia d'oro, abitati da figure, e un raffinato fregio vegetale policromo, costituito da foglie, bottoncini dorati e uno scudo di semplice fondo azzurro, che incornicia lo specchio di scrittura. Un ornato più semplice, con arabeschi rossi e azzurri, è riservato alle iniziali dei singoli canti. La mostra resterà aperta fino al 18 luglio ogni sabato e domenica (orario 14.30-18) e i lunedì (9.30-12); obbligatoria la prenotazione via mail (bibliotecagregoriana@chiesabellunofeltre.it); ingresso dalla porta del chiostro gotico sul sagrato della chiesa di San Pietro.
IN VIAGGIO TRA LE SUGGESTIONI
A Feltre le celebrazioni dantesche sono partite da aprile, inserite nel programma Tra feltro e Feltre. Musica, parole, immagini sui passi di Dante. E riprendono ora a Palazzo Guarnieri dove sabato si inaugurerà la mostra Roby il Pettirosso disegna Dante, allestita in collaborazione con il Comune nell'androne del palazzo in un weekend dedicato al sommo poeta, una sorta di viaggio tra le suggestioni della Divina Commedia alla quale sarà dedicata non solo la mostra, ma anche il menu firmato dallo chef Raffaele Minute dell'annesso ristorante.
Giovanni Santin
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