Informazione
Esagerazioni
su Maradona
Approfitto del Gazzettino per dimostrare

Martedì 1 Dicembre 2020
Informazione
Esagerazioni
su Maradona
Approfitto del Gazzettino per dimostrare tutte le mie perplessità su tutte le televisioni che indistintamente da giorni non fanno che proporre servizi, immagini, interviste ecc. su Maradona. Ho capito che per molti è un eroe ma non era neppure un esempio di rettitudine. Viviamo prigionieri delle nostre regioni, ci sono 800 morti al giorno, gli ospedali registrano numeri altissimi di ricoverati ... non è un po' esagerata la cosa?
Anna Gasparini
Ringraziamento
Umanità
medica
Il mio non vuole essere un semplice ringraziamento, ma una testimonianza diretta di cosa significhi medicina del territorio. Mio papà, Roberto De Gan, è morto tra le braccia della sua famiglia lunedì 16 novembre, mia mamma ha sempre temuto un ricovero per la paura, causa covid, di non poterlo più vedere. Ma il ricovero non si è reso necessario perché il Centro per le Cure Palliative di Feltre ci ha assicurato che, con il loro intervento, avremmo potuto gestire i mesi che rimanevano da vivere al mio papà a casa. Questo era il nostro desiderio. Ce lo hanno assicurato e così è stato: ogni giorno, più volte al giorno, mio papà ha ottenuto le migliori cure e terapie direttamente a casa da professioniste altamente qualificate che si sono spese senza riserve per garantirgli tutto il necessario. Come Cinzia, Sonia, Antonella siano riuscite ad essere sempre presenti e così efficaci lo dovremmo chiedere alla grande regista di questo percorso, la dottoressa Roberta Perin. Immagino già la sua risposta: studio, professionalità, volontà, una squadra di persone altamente qualificate, tanto, tanto, lavoro. Un team così efficiente è frutto di un' enorme organizzazione e di grandi risorse spese per le cure domiciliari.
Lettera firmata
Calabria
Un accidente
della società?
La sagra dei commissari in Calabria si è conclusa felicemente. Si fa per dire, in quanto governo e responsabili politici si sentono soddisfatti per aver portato a termine un'operazione estremamente complicata anche per merito il loro. Auguri, pertanto, al nuovo commissario, e già prefetto Longo, i cui poteri rimangono del tutto misteriosi. Come, solo apparentemente, lo sono gli storici malanni della sanità di una Regione che gode proporzionalmente degli stessi benefici di altre aree del nostro Paese. Viene spontanea una domanda: chi comanda davvero in Calabria e, se si vuole, in altre parti del nostro bel Paese? Da aggiungere come corollario: dove finiscono i soldi, e sono tanti, elargiti con estrema fiducia in mani e luoghi ben visibili a tutti? È forse impossibile sapere tutto questo anche nei sacri palazzi romani? E domandarsi ancora, che ci fanno i commissari se da più di dieci stanno contemplando una situazione sempre la stessa e, per certi versi, provocatoria? Si fa spesso cenno in queste circostanze alla ndrangheta ed alla mafia come fossero dei club isolati, dai comportamenti segreti, relegati ai margini della società. Si viene poi a sapere, o meglio vedere, che tali insignificanti associazioni riescono a pilotare le elezioni, a controllare gli ospedali, ad investire enormi quantità di denaro, a presentarsi spesso di fronte alla popolazione come dei benefattori. Certi fatti come le doppie fatture, la paura generata ad arte, oppure i giganteschi debiti di piccoli o medi comuni, passano per molto tempo del tutto inosservati. La fiducia viene rivolta piuttosto alle ripetute nomine taumaturgiche dei commissari, oppure ad isolate misure poliziesche. Per finire, anche la mafia può diventare patriottica e popolare come i vizi di Maradona. Se le cose stanno così, se lo Stato è per certi versi complice, se occorre sconfiggere una diffusa cultura ed andazzo politico, non è forse venuto il tempo di ricorrere ad un potere legittimo, ma estraneo e forte, a vantaggio dei tantissimi calabresi meritevoli di riscatto e di giustizia?
Luigi Floriani
Natale
I re Magi
in monopattino
Ecco cosa gira velocemente su WhatsApp in relazione alla proposta del ministro della sanità di anticipare alle ore 22 la celebrazione della Santa Messa della notte di Natale: 1) I re Magi possono arrivare in monopattino; 2) il bue e l'asinello possono stare in smartworking; 3) Giuseppe può seguire il parto su Zoom. Io penso che tutte le preoccupazioni per la Santa Messa natalizia nascano dalla assoluta mancanza di cognizione di quanto ordinate, e rispettose delle regole, siano le funzioni religiose che vengono svolte nelle chiese cattoliche italiane. Basterebbe avere un po' di umiltà per rendersi conto della reale situazione. E poi ci si chiede: cosa cambia spostare la messa da mezzanotte alle ore 22? Non riferisco poi le frecciatine al vetriolo, ed irripetibili, contro la proposta di tenere aperte le scuole anche al sabato ed alla domenica, fatta dalla ministro dei trasporti, per ridurre l'affollamento dei mezzi di trasporto pubblici.
Renzo Turato
Patrimoniale
Un'occasione
troppo ghiotta
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Per gli epigoni nostrani del comunismo la crisi economica provocata dal Covid-19 è un'occasione troppo ghiotta per non riproporre la patrimoniale. In una bella versione che intenderebbe sommare il valore di beni immobili e mobili posseduti da ciascun cittadino, su cui imporre una ulteriore imposta. L'apoteosi del tassa e spendi, che non tiene conto ad esempio dello stato del nostro catasto, per cui potrebbe capitare che una casetta in un paese della provincia veneta abbia un valore catastale superiore ad un immobile nel centro storico di Roma. Il risultato sarebbe l'ennesimo salasso a danno di quei cittadini che hanno sempre pagato le imposte, che non hanno esportato capitali, e per i propri risparmi hanno confidato sui principi fissati della Costituzione. Ma tutto ciò non conta per questa sinistra dei Masanielli, che non vogliono capire che la strada maestra per uscire dalla crisi non sta in un esproprio proletario, bensì nella ripresa delle attività produttive.
Ivana Gobbo
Assembramenti
I veneti
vanno strigliati
Mi fan molto arrabbiare le dichiarazioni di Luca Zaia in merito all'aumento dei casi di Covid. Se la prende con le persone che frequentano i centri commerciali e si ammassano come accaduto per il business del venerdi nero o per le spese del fine settimana. Evidentemente il bravo Zaia non conosce i veneti che devono essere strigliati per rispettare le regole. Come si fa a volte con i bambini. Pertanto siccome accade regolarmente ogni fine settimana anche nei supermercati il bravo Zaia dovrebbe legiferare e decidere la regolarizzazione delle entrate ed uscite da tutti gli ambienti che attirano molte persone. Come accade per mille altri esercizi commerciali.
Emma Del Negro
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