Green pass / 1
Chi non si vaccina
non entra in azienda
I sindacati chiedono

Giovedì 5 Agosto 2021
Green pass / 1
Chi non si vaccina
non entra in azienda
I sindacati chiedono che venga approvata una legge sul Green pass nei luoghi di lavoro. Sono perfettamente d'accordo, anzi, trovo strano che tale norma non ci sia ancora. Naturalmente dovrebbe prevedere l'obbligo di vaccinazione per tutti i lavoratori tranne quelli che non possono ricevere il siero per motivi di salute. Solo per questi ultimi sarebbe giustificato l'uso del tampone, per ovvie ragioni organizzative ed economiche, cioè di costi aggiuntivi. Il datore di lavoro ha il dovere di prevenire per quanto possibile i contagi da covid tra colleghi e tra dipendenti ed eventuali clienti che per qualche ragione devono entrare nei locali della azienda e solo il vaccino può garantire adeguatamente tale prevenzione. Quindi, a mio avviso, il timore dei sindacati per il quale gli imprenditori potrebbero utilizzare il Green pass per licenziare è, quantomeno, privo di ogni logica; semmai il collaboratore avrebbe il diritto di scegliere se vaccinarsi e continuare a lavorare serenamente o rinunciare sia a vaccinarsi sia a lavorare per l'ideologismo no vax.
Mauro Cicero
Mogliano Veneto
Green pass / 2
Strane resistenze
dei leaders sindacali
Leggo che, ai soliti che cercano di porre ostacoli, senza un motivo sensato e fondato, si aggiungono pure i leaders delle confederazioni sindacali. Landini, della CGIL, riguardo al green pass, afferma che «non può diventare strumento da usare per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici». Davvero, non capisco perché. Inoltre, quando fossero resi obbligatori i green pass e, prima ancora, divenissero obbligatorie le vaccinazioni, per effetto di legge, ciò non sarebbe, da parte di imprenditori o dirigenti aziendali, un fattore discriminante; sarebbe un adempimento di un dovere giuridico e nel rispetto della società.
Vedo, in questa affermazione, una mancanza di rispetto, invece, nei confronti di chi si è vaccinato o attende di poterlo fare, una scarsa considerazione verso la maggiore maturità e onestà dimostrata da questi ultimi soggetti. L' obbligatorietà del vaccino, stabilita per legge, sarebbe perfettamente legittima sul piano costituzionale, come dall'articolo 32 della Costituzione stessa. Riguardo alla carta costituzionale, si aggiunge Bombardieri, della UIL: «... il diritto alla salute e il diritto al lavoro sono due principi costituzionalmente garantiti sui quali bisogna intervenire con delicatezza senza forzature da una parte e dall' altra...». Cercare scuse, scappatoie, per le manie di alcuni, non è indice di maturità, è anche ridicolo avanzare diritti più creduti che reali.
Antonio Sinigaglia
Selvazzano Dentro (Pd)
Olimpiadi
Il contributo degli atleti
di origine straniera
Dei 384 bravissimi atleti azzurri partecipanti alle Olimpiadi 2020, 55 risultano di cognome poco italiano e tra questi alcuni sono molto rappresentativi. Tutti onorano con orgoglio la nostra bandiera. Spesso hanno alle spalle vite difficili, che con impegno e fatica, grazie allo sport, sono riusciti a superare. Molti di coloro che ora li osannano, vorrebbero ricacciarli da dove sono venuti?
Luciano Novello
Mogliano Veneto
Pandemia / 1
Il libro di Zambon
e un baraccone inutile
Ho da poco terminato di leggere il libro di Francesco Zambon Il pesce piccolo, una storia di virus e segreti. Vorrei non averlo letto per quanto malessere mi ha causato leggerlo. Mi spiego: apprendere notizie come quelle riportate nel libro e riferite ad una organizzazione costola dell'ONU fa rabbrividire. Si finanzia con versamenti dei paesi membri dell'organizzazione e di privati (che forse hanno dei secondi fini, mi vien da pensare). Si presenta come salvatore dell'umanità mentre dimora in torri d'avorio e palazzi di cristallo con stipendi naturalmente adeguati. Non vado oltre, suggerisco solo di leggerlo, questo libro perchè si sappia che, mentre la gente moriva a migliaia, milioni nel mondo, chi doveva cercare di evitare queste morti (e che morti!) nulla ha fatto per scongiurarlo ed ha invece brigato e intrallazzato con ministri e politici vari per unicamente salvare la sua e la loro posizione di assoluta incapacità e inadeguatezza per gestire la pandemia che tuttora ci infesta. A cosa ci serve un baraccone del genere?
Lettera firmata
Padova
Pandemia / 2
Per fortuna ci sono
Draghi e Figliuolo
Una qualsiasi nazione se governata da persone senza le dovute competenze prima o poi finisce nei guai. Fortunatamente al nostro governo c'è stato l'inserimento di Mario Draghi e del commissario straordinario per il problema del covid il generale degli Alpini Figliuolo, forse ce la caveremo ancora una volta. Non vi è dubbio che il dilettantismo anche se sostenuto dalla buona volontà e dall'onestà senza le competenze, non può assolutamente bastare.
Ugo Doci
Mestre
Turismo
I ragazzi lavoratori
la meglio gioventù
L'economia del settore turistico sta registrando una ripresa solida e decisa, tanto che molti settori, soprattutto nel comparto balneare, sono già ritornati, nel bimestre giugno-luglio, ai valori del 2019. Un notevole incremento di presenze e consumi, che fa sperare per il meglio, ma che si scontra con due situazioni che sembrano remare contro la ripresa: una certa difficoltà negli approvvigionamenti e, soprattutto, una significativa e preoccupante mancanza di mano d'opera. Mentre per la prima situazione si riesce, più o meno, a rimediare, la carenza di personale rappresenta, presumibilmente, l'elemento più eclatante della stagione in corso. Non si trova mano d'opera, per qualsiasi settore e di qualsiasi tipologia, da quella più qualificata a quella più semplice e ordinaria: è questo il tema principale dell'estate 2021 nelle nostre spiagge (subito dopo la paura del virus e delle sue conseguenze sulla ripresa economica...).
La presunta insufficienza degli stipendi è una bugia, facile ad essere smentita (gli imprenditori onesti sono la stragrande maggioranza, le assunzioni avvengono per la quasi totalità nel rispetto delle regole, salariali, orarie e contributive); ma soprattutto è una foglia di fico, dietro cui si nasconde una società indolente ed impigrita che, purtroppo, ha in molti casi perso la voglia di lavorare e fare sacrifici, preferendo situazioni di comodo, sussidi o sereni e confortevoli nidi familiari. E, di riflesso, abbiamo centinaia di giovani che, invece di venire a lavorare, assaltano le nostre spiagge, soprattutto nelle serate del week end, per darsi a comportamenti degradanti e dannosi per loro e l'intera collettività: su questi, ovviamente, si concentrano i riflettori della cronaca. Ma, in questo desolante scenario, triste e apparentemente buio, continuano a brillare un'infinità di luci: sono le centinaia e centinaia di bravi ragazzi che, da giugno a settembre, arrivano a Jesolo armati di entusiasmo e buona volontà, per fare la stagione, come si diceva un tempo, ossia trovare lavoro in una delle imprese del litorale, magari avendo appena superato l'esame di maturità e con lo scopo di mettere via un po' di soldi per continuare gli studi. Sono tanti, sono bravi anche se spesso più volonterosi che capaci, ma avranno tempo per imparare e trovare la propria strada. Grazie ragazzi: siete voi la nostra meglio gioventù.
Avv. Alberto Teso
Membro di Giunta
della CCIAA di Venezia-Rovigo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci