Globalizzazione
I diritti civili
restano sulla carta
Ritornando sul discorso

Sabato 22 Febbraio 2020
Globalizzazione
I diritti civili
restano sulla carta
Ritornando sul discorso dell'avanzamento tecnologico, rilevo come la Tim dà per scontato che gli utenti debbano avere tutti il computer, o più di uno, e li cabla con la fibra ottica senza chiedere niente, così che molti debbono disdire. È la correttezza del progresso? E cose del genere accadono in molti altri settori, mentre le strade sono spesso out, con buona pace di coloro che si lamentano di tagli e buche, inquinamenti ecc. Le Poste italiane a distribuire numeri civici ed altro al fine di consegnare le missive con più precisione. Quando invece occorrono più addetti e una organizzazione più forte localmente, certo la cura del cittadino è utile ma ciò che sta a monte è il vero problema.
Purtroppo tanta gente non vuole ancora capire che tanti cambiamenti hanno portato a precarietà e a qualunquismo, non a un socialmente avanzato, gli aspetti buoni divengono risibili. Un sacco di venditori piuttosto arcigni dai quali a volte occorre difendersi con l'iscrizione, magari a pagamento, a qualche registro. L'economia dei profitti non può essere vincente e la politica fallisce quando i cittadini sono lasciati a sé stessi, tali democrazie possono durare? La globalizzazione e le privatizzazioni sono pozzi profondi che inghiottono, anche cittadini di serie A-B-C, poiché in situazioni così i diritti civili rimangono sulla carta. Stesso risultato delle leggi razziali... con la libertà di protestare.
Giuseppe Pietroni
Ficarolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci