Giustizia e politica
Davigo e l'ultimo
scandalo delle toghe
Caro direttore,
sottopongo

Venerdì 7 Maggio 2021
Giustizia e politica
Davigo e l'ultimo
scandalo delle toghe
Caro direttore,
sottopongo alla Sua attenzione l' ultimo scandalo italiano, secondo me, di una estrema gravità. È quello che ha coinvolto l'ex membro del Csm Piercamillo Davigo, entrato in possesso di informazioni sottoposte a segreto istruttorio, poi passate - secondo l'accusa - alla stampa attraverso la sua segretaria, veline riguardanti noti personaggi politici. Sussurri e grida, poi, accusano tutto il Csm di essere guidato e controllato da logge massoniche. Certo è che le incursioni della magistratura nel campo della politica non sono più tollerabili, perchè ogni sistema democratico si fonda sulla separazione dei poteri. È la politica che, essendo legittimata dal voto popolare, deve avere un ruolo guida all' interno della democrazia e può, anzi, deve esercitare un controllo critico sulle altre istituzioni, magistratura compresa, perchè nessuno è al di sopra della legge. Urge perciò una riforma parlamentare della giustizia che dia risposte precise. Che ponga fine a prevaricanti ed assurdi processi mediatici e non giudiziari. Questo si chiama giustizialismo ed è contrario alla legge che prevede precise garanzie per l' imputato. Inoltre, si ponga fine all' intollerabile lunghezza dei processi.
Augusto Giralucci
Vaccini
AstraZeneca
che confusione
La confusione su AstraZeneca è stata causata dall'Ema, che ha soppresso il limite dell'età per l'inoculazione dello stesso vaccino a seguito di alcuni decessi di donne riconosciuti dovuti allo stesso nella fascia di età under 55, tanto che l'azienda che lo produce la dovuto modificare il bugiardino. L'Ema, allora, senza dati scientifici, ha creduto opportuno estendere l'inoculazione della vaccino senza limiti di età. In Italia il vaccino è stato reso inoculabile solo per gli over 60, ma ahimè anche in questa fascia ad di età si è verificato l'altro giorno il decesso di un uomo o due giorni dopo l'inoculazione del vaccino in questione. Tutto ciò, a ben vedere, e anche per non generare ulteriore panico e confusione tra i cittadini, e soprattutto considerando che il vaccino è stato studiato è tarato sugli under 55, si presta ad una si spera urgente riflessione e chiarimenti in merito da parte dello stesso Ema.
Amelia Vianello
Sanità veneta
Quei grandi anziani
passati in seconda fila
Il governatore Zaia ha ragione a reclamare con vigore la sua corretta (ed, aggiungerei, appassionata) gestione della crisi sanitaria. Non altrettanto può dirsi dell'assessorato regionale della Sanità che ordinò la vaccinazione degli infra80enni (di 79, 78anni e così via) anziché degli ultra80enni, con la puerile giustificazione che questi ultimi non avrebbero rapporti sociali. La prof. Ilaria Capua ha paragonato questa logica alla vaccinazione contro il morbillo agli adulti. Sappiamo che ogni giorno di ritardo nella vaccinazione di soggetti fragili comporta un maggior numero di decessi. È questa una certezza statistica, anche se non sapremo mai il numero ed il nome di queste persone, che sono decedute e che si sarebbero potute salvare.
GT
Inefficienze
Ulss veneziana
numero irraggiungibile
Mi trovavo nella sede vaccinale Pala Expo di Marghera, perché accompagnatrice, quando ho ricevuto un sms che mi avvisava della disponibilità di posti liberi nei giorni 4 e 9 maggio. Ho cercato di mettermi subito in contatto con un operatore tramite l'apposito numero, in modo di anticipare la mia vaccinazione di nove giorni in questa stessa sede. Tutto questo inutilmente. Solo musica... ho continuato fino al pomeriggio rendendomi conto di aver perso la disponibilità dei posti. La gestione di questo numero dovrebbe essere più efficiente e precisa fornendo un avviso di attesa per la risposta dell'operatore. Il messaggio inviato sarebbe stato particolarmente utile, ma tutto è stato vanificato dalla inefficienza del numero 041 844844.
Patrizia Di Mambro
Marghera
Padova Fiera
Complimenti
per l'organizzazione
Domenica scorsa, con appuntamento programmato on-line all'Ulss 6, mi è stata iniettata la prima dove di vaccino anti-Covid. Pubblicamente rivolgo un grande ringraziamento a tutto il personale (volontari inclusi) impegnato egregiamente al padiglione vaccinazioni di Padova Fiera. Ottima ed impeccabile anche l'organizzazione nel suo insieme. Apprezzabile la gentilezza delle ragazze e dei ragazzi della Croce Rossa e delle altre associazioni di volontariato, che con grande umanizzazione accompagnano e aiutano le persone, soprattutto le più fragili, a recarsi negli spazi della vaccinazione, nei quali incontrano il personale sanitario e informatico con elevata professionalità. Questi sinceri apprezzamenti e ringraziamenti per ribadire che la buona sanità padovana e veneta, è anche questa.
Franco Piacentini
Seconda dose
Il richiamo
(non) può attendere
Secondo il presidente Zaia, chi fa la 1° dose dovrebbe ottenere subito anche la data della 2° dose ma non è così. Ho fatto la vaccinazione in data 04/05 e ho avuto solo la certificazione, della data per la 2°dose non c'è traccia. Un amico in zona Vicenza fatta la vaccinazione in data 05/05 sa già che il 19/5 potrà fare la 2° dos. La domanda sorge spontanea: perché questa differenza? Resto in attesa di una convocazione... che dovrei già conoscere!
Daniele Tinti
Treviso
Legge Zan e polemiche
La narrazione
sulla censura Rai
Con questa lettera voglio esprimere sdegno verso la piega assunta dal dibattito attorno al disegno di legge Zan. In particolare dopo l'esibizione di Fedez al concerto del primo maggio, o meglio alla reazione generale che ne è seguita. Non mi spiego come la politica si sia abbassata a difendere, in certi casi osannare, una violazione palese dei principi di pluralismo e par condicio della televisione pubblica, riproponendo anzi la narrazione della censura. Si noti innanzitutto che dirigenti di Rai 3 sono stati nominati in buona parte dalla sinistra, basti guardare il palinsesto del canale con la presenza di Fazio. Essi si stavano semplicemente tutelando di fronte alla possibilità di un monologo politico dai toni aspri, in onda sulla fascia di punta, che infine è stato permesso, con buona pace dell'antiquato confronto democratico. Il messaggio del cantante, come quello veicolato troppo spesso da altri opinionisti, è che chiunque non supporti il Ddl sia complice dell'odio e della violenza contro le categorie interessate. Il suddetto declamatore si è poi spinto nella generalizzazione delle opinioni di singoli esponenti ad un intero partito. Questa tendenza a presumere l'idea dell'avversario e ad impostare la dialettica su tale presunzione, anziché sull'oggetto della discussione è quanto di più deleterio per la democrazia.
Augusto Verdirame
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