DETENUTI
EVASIONI
PERICOLOSE
Uno dei tormentoni degli ultimi mesi riguarda

Lunedì 14 Agosto 2017
DETENUTI
EVASIONI
PERICOLOSE
Uno dei tormentoni degli ultimi mesi riguarda le evasioni talvolta di pericolosi detenuti dalle carceri Italiane, con titoli altisonanti da parte degli organi d'informazione.
Da tali notizie, all'occhio del cittadino, sembra di assistere a clamorose evasioni ricorrendo a espedienti vari. Forse segate le sbarre o fatto un tunnel che porta fuori dal carcere, forse il sequestro di qualche secondino al quale vengono carpite le chiavi. Nulla di tutto ciò, perchè gli evasi erano in permesso premio tipo quello con permesso per andare a trovare la fidanzata, quindi messo in condizione di diventare uccel di bosco. Situazioni paragonabili agli autori di gravi reati che appena arrestati sono in libera circolazione pronti a reiterare o dovevano essere espulsi dal nostro Paese.
Celeste Balcon
Belluno
TIRAMISU'
TRA DOLCE
E TOCAI
Dunque, per decreto ministeriale, a firma del titolare del dicastero delle politiche agricole, alimentari e forestali, on. Martina e con un'entrata a gamba tesa degna del Montero degli anni migliori da parte dei nostri confinanti furlani, il trevigianissimo tiramisù il dolce celeberrimo simbolo della Marca gioiosa et amorosa diventa prodotto agroalimentare tradizionale del Friuli Venezia Giulia. Un'aberrazione da canicola agostana che fa strame dei cari Ada ed Aldo Campeol del buon Nascimben e soprattutto dei 2 Giuseppe, Maffioli e Mazzotti, cultori raffinati e benemeriti della tradizione enogastronomica trevigiana, che ne fissarono canoni e disciplinare, indicando quali ingredienti e quale preparazione occorressero. La vicenda, affatto divertente, mi fa pensare ad una vera e propria vendetta, servita a freddo, verso l'allora ministro Zaia, oggi governatore del Veneto, che si fece defraudare, senza tanto combattere, del vino per eccellenza del Friuli, il Tocai, padre di ogni tajùt che si rispetti, divenuto, anche qui per aberrante decisione politica, tipicità ungherese. Un'altra assurda scempiaggine che costrinse lo splendido bianco friulano a ridenominarsi in Tai, vera oscenità lessicale e storica.
Vittore Trabucco
Treviso

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