Coronavirus/1
Il ringraziamento
di un imprenditore
Gentile Direttore, le

Venerdì 27 Marzo 2020
Coronavirus/1
Il ringraziamento
di un imprenditore
Gentile Direttore, le scrivo per informarla, e sopratutto per ringraziarla, per avere accolto e divulgato,un problema che se non viene risolto velocemente e bene, non salverà nessuno. Le imprese, i medici, i contadini, ecc. che sono in prima fila per garantire la continuità della vita di milioni di persone, devono avere gli strumenti minimi per poter lavorare in sicurezza. Le devo dire grazie, a nome dei miei collaboratori, e grazie da centinaia di imprese che mettendoci in rete, grazie a lei ora sanno a chi rivolgersi. Devo, per onestà intellettuale ringraziare lo Staff del Sindaco di Venezia Brugnaro, che appena letto l'articolo mi ha contattato per sapere come è la situazione fuori, e ho avuto il piacere di dirglielo e di dire soprattutto che molte persone in questi giorni ci marciano sui dispositivi di sicurezza anche facendoli pagare fino al 500% in più. Ringrazio lei a nome di tutti. Noi saremmo operativi da lunedi. Grazie
Fabio Zanchetta
piccolo imprenditore
Coronavirus/2
Si possono
coltivare gli orti?
L'Italia si ferma? Stando alle disposizioni delle istituzioni e ai riscontri sembra di si. Detto ciò mi sia consentita qualche considerazione, preso atto che la situazione è tragica e che le misure si rendono necessarie. Nel mio Bellunese, ma così si presume sia in altre parti, nascono certe situazioni che, seppur nel loro piccolo, incidono certamente nelle nostre abitudini e sistemi di vita. Detto di chi abita nei nostri paesi dove quasi tutti possiedono un fazzoletto di terra che viene di consueto coltivato e curato a campicello o a orto per i bisogni di casa e contestualmente per la tutela dell'ambiente. Si tratta di appezzamenti situati in aperta campagna. Siamo in primavera, appena iniziata, tempo di lavori che vanno dalla potatura delle piante da frutto, sfalci di erbe, vangatura o aratura e conseguenti semine e piantagioni. Si potranno eseguire tali lavori, ovviamente con la massima attenzione e rispetto delle regole partendo dalla propria abitazione con l'auto per raggiungere il sito rimanendo in solitudine? Non è il caso che siano emanate precise informazioni in proposito? O forse tutto deve essere abbandonato e mandato in rovina?
Celeste Balcon
Coronavirus/3
Sangue
nelle casse
La nostra Costituzione prevede che possono essere promulgate leggi di spesa solo in presenza della relativa copertura finanziaria. Norma che è stata sostanzialmente osservata fino agli anni 60, tanto che la lira per circa 20 anni è stata una delle monete più stabili al mondo. Poi i governi via via sono venuti meno all'osservanza di tale norma e hanno legiferato provvedimenti di spesa a fronte di previsioni di entrate, quasi mai sufficienti: disavanzo assicurato. Il debito pubblico accumulato a fine anni 80 era di circa 800 mila miliardi di lire, mentre oggi supera i 2 mila miliardi e 400 milioni di euro: importo sestuplicato. Una pesante palla al piede per il Paese che da anni ormai produce un Pil da zero virgola. Ora la pandemia da coronavirus. Un nemico devastante che, ne sono certo, sconfiggeremo, ma che ci lascerà il terreno cosparso di mine per il nostro sistema finanziario. Da soli non possiamo che fare passi da formica; l'Europa diventa di vitale importanza. Non sappiamo quando, per quale ammontare e a quali condizioni potrà agevolarci, ma sappiamo che non possiamo fare un solo passo falso. La Germania per sé potrà far conto di suo di ben 500 miliardi di euro senza aiuti europei. Il nostro governo qualcosina ha fatto, ma visto che anche a giugno non avrà le entrate fiscali dalla dichiarazione dei redditi (200 miliardi?) come farà a rinsanguare le esauste casse dello stato?
Luciano Tumiotto
Cornavirus/4
Perché hanno
perso tempo
Io vorrei tanto che qualcuno mi spiegasse perché, dopo che con delibera del consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, è stato dichiarato, per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, niente è stato subito fatto affinché il nostro paese fosse pronto ad affrontare tale rischio. Risale al 21 febbraio la scoperta del primo focolaio a Vo' e al 27 l'ormai famoso aperitivo sui navigli anti panico da virus. Nel frattempo, vista l'esperienza della Cina, perché non si è provveduto a fare scorta almeno dei Dpi indispensabili per trattare una emergenza sanitaria? E perché non è stato studiato un piano per permettere la continuazione di attività industriali indispensabili, salvaguardando nel contempo la salute dei lavoratori? Mi si risponderà che non c'era tempo. Certo, hanno ragione: gliene serve troppo per fare i video da postare sui social.
Maria Darman
Coronavirus/5
Agenti senza
mascherina
Vorrei segnalare un episodio accaduto nella mattinata del 24 marzo a Pordenone. Tornando in fretta a casa a piedi dopo aver acquistato generi alimentari in tutta sicurezza (guanti, mascherina, attesa di entrare in negozio una persona alla volta, distanza regolamentare dagli altri clienti sul marciapiedi) a circa 150 metri da casa, notavo una pattuglia della Polizia di Stato che faceva i debiti controlli sulla strada: seguendo una vettura, segnalava la necessità di fermarsi a destra e evidentemente chiedeva all'automobilista di esibire la dovuta autocertificazione. Tutto regolare e tutto estremamente giusto, non fosse per l'assoluta mancanza di dispositivi di sicurezza personale: i due agenti scesi dalla vettura di servizio erano assolutamente privi di guanti e, peggio ancora, di mascherina sul volto! Ora, a parte la mancanza del buon esempio da dare al cittadino comune, quali precauzioni erano state prese per preservare la salute del cittadino fermato e degli agenti stessi? Dovesse succedere a me, con tutto il rispetto per le forze dell'ordine, non abbasserei nemmeno il finestrino per farmi controllare, senza le indispensabili cautele.
Frida Feltrin
Coronavirus/6
Le tragedie
scomparse
Bisogna dire la verità: tra le mille tragedie che il Covid19 ci ha arrecato si può intravvedere un minimo beneficio, vale a dire la scomparsa delle guerre in Siria e in Libia, la fine delle sofferenze dei profughi al confine della Tracia. Non muoiono più bambini annegati a Lesbo e sono cessati gli sbarchi sulle coste siciliane. Putin e Erdogan non si guardano più in cagnesco ed infine sono cessati i femminicidi.
Costantino Carbonin
Cornavirus/7
Il rilancio
del turismo
Ci sono delle notizie che, in questi giorni affannati, passano quasi sotto silenzio. Leggiamo sulla stampa locale che a Padova l'assessore Colasio ha assegnato alla Società Almaviva, dopo una gara, 170.000 per realizzare il sito per rilanciare il turismo a Padova e ha destinato 5.490 al centro linguistico di Ateneo per le traduzioni in inglese dei contenuti del sito. Forse niente sarà più come prima dopo questo tsunami ma sembra che questo non sfiori l'assessore: il turismo va rilanciato come se ciò che stiamo vivendo fosse una pausa accidentale. Forse sarebbe il caso di ripensare tutta la politica culturale di Padova per rilanciarla a vantaggio di chi a Padova vive, studia, lavora, valorizzando e mettendo a disposizione spazi e risorse sia materiali che di idee. Un modello a vantaggio di tutte e tutti, non solo di alberghi, bed&breakfast, negozi, ristoranti... Ci sono molti esempi, nazionali e internazionali, a cui ispirarsi. Poi vengono i turisti, magari attratti da un innovativo modello di città oltre che dagli splendidi monumenti. Discutere e riflettere insieme con le forze vive della città, con l'Università, con le cittadine e i cittadini, magari portando prima in Consiglio Comunale il progetto non sarebbe utile e opportuno? Almaviva sulla base di quale proposta di contenuti per il sito ha vinto il bando? Non c'erano risorse tecnologiche altre da utilizzare, magari in sinergia con l'Università? Domande che forse passeranno sotto silenzio, ma delle mancate risposte ce ne accorgeremo quando magari sarà troppo tardi.
Giuliana Beltrame, Tania Toffanin, Lia Toller
Coronavirus/8
Morti per
e morti con
Mi riferisco alla lettera del 25 marzo del dott. Roberto Bianchini (medico, che non conosco, né so assolutamente chi sia) con la quale a proposito dei decessi riconducibili al Corona Virus, evidenzia una netta differenza fra i significati delle preposizioni per e con attribuendo alle stesse rispettivamente il significato a causa di e assieme a. Da un punto di vista semantico, come afferma il medico nulla da eccepire! Dal punto di vista pratico o meglio realistico riguardo agli esempi fatti dal dott. Bianchini mi sorgono, da vecchio ciclista, due domande. La prima: posto che nel manubrio della bicicletta esistono due appositi spazi per le mani atti a consentire la corretta conduzione del veicolo, il fatto di avere una mano impegnata in altra attività (cioè detenere un ombrello, magari anche aperto causa la pioggia) non può limitare l'equilibrio del mezzo e quindi favorire se non provocare una eventuale accidentale caduta del ciclista? Seconda domanda: secondo il dott. Bianchini, i decessi verificatisi con la presenza del virus corona, sarebbero egualmente avvenuti senza tale concomitanza? Le statistiche dei periodi passati riguardo alle necessità di ricovero e mortalità normali dimostrerebbero il contrario.
Giampaolo Baroffio
Coronavirus/9
In guerra
senza armi
Siamo in guerra, d'accordo. Sono eroi, d'accordo. Ma come è possibile che si accetti socialmente che un esercito senz'armi vada a combattere? Che, chi è costretto a lavorare, in primis gli operatori della sanità, non abbia garantito gli adeguati e idonei strumenti di protezione personale che le stesse leggi di sicurezza impongono? È indispensabile sgonfiare la retorica, sterilizzare ipocrisie, e pretendere che chi lavora per il bene collettivo (parafrasando Brecht) non debba divenire eroe suo malgrado.
Domenico Cardone
Coronavirus/10
Trattenute solo
sulle pensioni alte
Rispondo al signor Sergio Fantini in merito al suo annuncio del 25 c.m. affermando che la trattenuta del 10% sulle pensioni come gesto di solidarietà credo sia il caso venga effettuata sulle pensioni di un certo importo e non ovviamente su quelle minime. Ci sono tanti politici, ex senatori, ex parlamentari e professionisti che possono cedere anche più del 10%.
B.O.
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