Cinema
La censura è stata
solo sostituita
Abbiamo appreso che la censura

Sabato 17 Aprile 2021
Cinema
La censura è stata
solo sostituita
Abbiamo appreso che la censura cinematografica non esiste più. Bene si direbbe, salvo poi sentire che ci sarà in sua vece una commissione speciale di ben 49 esperti che giudicheranno e classificheranno i nuovi film. Non ho dubbi che siano esperti e in grado di giudicare, ma a me sembra comunque una nuova censura. Pagati da chi poi? Non è stata eliminata la censura cinematografica, è stata solo sostituita, verrebbe da pensare. Poi c'è Facebook che taglia, esclude e censura tutto quello che vuole, soprattutto se non è politicamente corretto. Mah.
P. Beggio
Padova
Vaccini
I fragili restano
ancora in attesa
Le morti per Covid dell'anno scorso venivano giustificate con l'avanzata età e le pluri-patologie di cui erano affetti i nostri anziani. Ancora oggi viene richiamata la priorità della vaccinazione per gli ultra 80° e i fragili individuati dalla G.U. sulla base di 17 gravi patologie (diabete, ipertensione, cardiopatie, ecc.). L'ordinanza del generale Figliuolo è l'ultima della serie. Eppure nel portale della Regione Veneto le prenotazioni per le persone fragili sono chiuse e nessuna parità si vede con gli over 80. Mancanza di vaccini? Non solo. Le dichiarazioni dell'assessore Lanzarin circa gli elenchi dei disabili non aggiornati dal 2010 - . vaglieremo gli elenchi Asl per Asl, medico di base per medico di base. - fanno sorgere più di qualche dubbio. I fragili non ricoverati nelle Rsa non sono pochi. Come individuarli e coordinarne il C.F. con il portale ? Sono una categoria del tutto nuova, all'Asl sono pervenute le segnalazioni dei medici di base ma queste segnalazioni sono state idoneamente identificate per favorirne la prenotazione o i fragili sono ancora nel limbo degli sconosciuti come gli invalidi ?
La burocrazia Asl che, si sa, generalmente guarda alla legge e alle disposizioni mentre i furbetti , se possono, ignorano legge e morale, vi ha provveduto o aspetta qualche specifico input? E la politica che spesso giustifica e copre con belle parole e assicurazioni varie le tante carenze se ne è assicurata o aspetta qualche sollecitazione ?
È da augurarsi che il presidente Zaia ci metta lo zampino per permettere di forzare il portale anche ai fragili ed evitare queste ed altre incongruenze: sa, tra l'altro e per esempio, che nel portale della Regione la sede per la vaccinazione dei vulnerabili è predefinita a Chioggia per cui i mestrini vulnerabili dovrebbero farsi 50 Km di Romea, tra l'altro perennemente intasata, e che i fragili di Chioggia dovrebbero venire a Mestre ?
Aldo Piovesan
Mestre
Unione europea
Quel cerotto griffato
per Ursula
Spesso l'Unione europea viene definita solo un baraccone burocratico. Un luogo comune dice che si occupa solo delle misure della carta per le caramelle, della lunghezza dei cetrioli, della curvatura delle banane ed altre sciocchezze simili perché non ha idee su come affrontare le cose serie. Mi sono sempre rifiutato di credere queste cose, fino a questa mattina, quando i giornali hanno pubblicato la foto di Ursula Von der Leyen che si vaccina. Chiederà perché? Passi per la mascherina griffata Ue, l'hanno fatta molti partiti anche in Italia, mi colpito il cerotto sul braccio: azzurro con le stellette dell'Ue. In questo momento tragico per l'umanità intera, chi ha pensato fosse necessario disegnare cerotti azzurri con le stellette, ed ancora chi li ha fatti produrre? Mi sa che è vero, l'Ue si occupa solo di cretinate, caramelle, piselli, cetrioli, banane ed ora anche di cerotti. Tutto cose veramente essenziali per la vita dei 400 milioni di cittadini Ue.
Claudio Gera
Lido di Venezia
Priorità
Pronto a dare
la mia dose a chi lavora
Non avrei mai pensato di trovarmi d'accordo con una decisione del governatore della Campania De Luca, politicamente lontano anni luce dal mio modo di vedere e pensare; ma per quel che riguarda la decisione di vaccinare le categorie produttive, dopo aver completato l'immunizzazione degli over 80 e le categorie fragili (cardiopatici, diabetici, patologie gravi,e cc.) penso sia la decisione più lungimirante; sia per far ripartire l'economia, che per contrastare la divulgazione del virus. Dopo gli over 80, iniziare a vaccinare la fascia d'età dai 60 ai 79 anni, l'80% dei quali è in pensione e numericamente conta quasi 14 milioni di persone significa arrivare a fine luglio prima di completarla (sempre che la programmazione proceda spedita, cosa di cui dubito fortemente, visto l'esperienza degli ultimi 3/4mesi). Questa fascia d'età, di cui premetto faccio parte, si comporta in modo responsabile nei confronti delle direttive antivirus (non partecipa certo alla movida), quindi con minor probabilità di contagiare o essere contagiati, al contrario di chi dovendo lavorare è costretto ad esporsi più frequentemente ad occasioni di contagio. Personalmente, pur non essendo contrario al vaccino sarei disposto a scambiare la mia dose con un ristoratore, barbiere, barista o persona in età lavorativa, con alta probabilità di contagio. Nessuno ha la verità in tasca, ed il tempo dirà quale decisione sarebbe stata quella giusta, nel frattempo, esprimiamo il nostro pensiero, senza la pretesa di trovare tutti d'accordo.
Gerardo
La ripresa
Un cambiamento
virtuoso
La lezione di Popper sulla tolleranza è un ottimo spunto di riflessione-faro in questa notte col sole dei vaccini, che sono stati meno complessi del previsto da scoprire, e poi ora è sorprendente-vergognoso vedere gli Stati in pugno ad amministratori delegati e consigli di amministrazione farmaceutici aberrantemente egoisti-ingordi. E come si sapeva Draghi non ha la bacchetta magica, ma questa lentezza potrebbe essere persino un bel segno di cambiamento virtuoso, se si rivelerà un criterio per addivenire ad un'equità auspicabile. Idem la stitichezza di annunci. Sì, perché dopo anni in cui il criterio del fare' (lavorativo e in genere) è stato il fare presto' e al massimo ribasso, magari stavolta torniamo a ricordarci che più spendi e meno spendi', e chi va piano va sano e va lontano. E magari la piantiamo di sprecare le preferenze e premiare-votare chi sbraita che con la bellezza non si mangia. Anche perché se oggi il settore del turismo e dello spettacolo (entrambi svaghi anche interni) possono avvalersi delle antiche magnifiche vestigia del Belpaese e sono due realtà di forte sostegno al Pil, è per mentalità ben diverse da chi oggi associa il lavoro meramente al profitto, senza passione e gusto del fare bene-bello e per il bene civico comune-collettivo, che tra l'altro è un antidoto allo psicosomatico. Dunque approfittiamone, e vediamo di ragionare-agire con più acume di chi punta al minimo sindacale e fuori delle otto ore, si sente libero di far niente di buono, e se ne resta ad aspettare la manna dal cielo da Draghi e Zaia.
Fabio Morandin
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