Calatrava
Un ponte
stellare
Il ponte della Costituzione o di Calatrava

Giovedì 23 Dicembre 2021
Calatrava
Un ponte
stellare
Il ponte della Costituzione o di Calatrava è costato circa 11,3 milioni di euro, a fronte dei 7 previsti. Vanno aggiunti poi 1,8 milioni di euro per la realizzazione e la successiva demolizione dell'ovovia, destinata alle persone con problematiche di deambulazione, rimaste sempre prive di alternativa! Il cosiddetto archistar Santiago Calatrava, progettista di questa opera d'arte in ferro e vetro, non ha fatto bene i conti con la sicurezza e la praticità, mirando probabilmente alla poesia estetica. Infatti, sono numerose le persone che sono scivolate poeticamente, facendosi anche molto male, sui gradini di vetro resi sdrucciolevoli dalla pioggia, dalla nebbia, dalla condensa e soprattutto dalla neve. In questi giorni il Comune di Venezia, tramite Veritas, ha posizionato quattro transenne nelle fasce laterali del ponte, vietando il transito per almeno i tre quarti della superficie calpestabile, senza però circoscriverle nella loro lunghezza. Nelle ore di punta, lo stretto camminamento dorsale di pietra eccede di persone che percorrono in sicurezza questo ponte nei due sensi ed è spesso inevitabile dover provare, a proprio rischio e pericolo, l'ebrezza sdrucciolevole delle fasce elargita dalla genialità dell'archistar, che interpreto come colui che ha la testa sulla stella e molto distante dalla Terra.
Stefano Torcellan
Ospedali
Anche il Lido
come Cortina
Ero a Cortina per una gita, una banale caduta e finisco al pronto soccorso. L'ospedale in vista delle Olimpiadi è chiuso per ristrutturazione ed è stato riattivato l'ex ospedale elioterapico che con un piccolo restyling è diventato un centro efficiente e di ottima qualità. Cortina fa poche migliaia di abitanti e molti turisti. Penso allora al Lido di Venezia, diciottomila abitanti più quattromila di Pellestrina, migliaia di turisti e un punto di primo soccorso da terzo mondo. Chiedo al presidente Zaia di considerare un parziale restyling dell'ex ospedale al mare, che potrebbe essere un eccellenza come cortina insegna e immagino pure a costi contenuti.
A. B.
Montagna
Preferite
il Veneto
Mi capita spesso di parlare con veneti che frequentano le montagne della vicina regione Trentino Alto Adige snobbando le bellissime località della loro regione, in special modo nel bellunese ma anche nel vicentino e nel veronese, preferendo quella montagna per le strutture a loro parere decisamente migliori. Potrà anche essere vero quest'ultimo aspetto, ma questi veneti forse non sanno che il sistema turismo delle vicine province di Trento e Bolzano è generosamente sostenuto economicamente dall'autonomia di cui godono, contrariamente a quanto succede per esempio ad un povero albergatore del nostro Cadore, costretto a pagare tasse su tasse e non vedere il men che minimo aiuto economico per tenere la sua struttura all'altezza delle aspettative del turismo. Tenendo poi conto che la fetta più consistente (circa il 40%) delle dolomiti patrimonio Unesco (ricordo suddivise in cinque province cioè Pordenone, Udine, Belluno, Trento e Bolzano) sono proprio a casa nostra cioè in Veneto, faccio un appello a tutto il popolo veneto per le loro prossime vacanze in alta quota: sosteniamo la nostra montagna, aiutiamo i nostri operatori turistici con un bel soggiorno dalle nostre parti, a casa nostra, in Veneto.
Dario De Pieri
No vax
Mantenete
le distanze
Vorrei osservare che i no-vax sono talvolta forti. Non trovo in realtà così divertente che sembrino non capire che la degenerazione alla minaccia, alle azioni violente e al sabotaggio, non sono una tensione contro il discrimine, piuttosto - al crimine. Ma a me che sono ora trivaccinato, reca sorpresa sempre di più che loro invece, come tali, si sentano analogamente discriminati. È un loro problema, per cui, loro malgrado, mi fanno anche sentire eccessivamente lusingato. È come dire a ciascuno di loro: Amico, c'è gente come te, c'è anche gente indubbiamente come me. È soprattutto importante - mantenere le distanze.
Antonio Sinigaglia
Fenice
Posti in Basilica
e privilegi strani
Dopo varie segnalazioni, negli anni, alla mia adorata Fenice, esprimerò questa mia dolorosa constatazione: ieri sera concerto in Basilica su invito, stasera per gli abbonati, naturalmente posti non numerati; l'orchestra è posta sotto l'altare, al centro, i posti a sedere sui tre lati. Ebbene, nonostante la prima serata sia su invito, la nostra comporta che le prime tre file su tutti e tre i lati, su ogni posto a sedere un cartello con scritto riservato! Ora, se si arriva davanti alla Basilica mezz'ora prima e ci si mette in coda al freddo, forse qualche posto in decima fila si riesce ad agguantare, ma è ovvio che il desiderio di ognuno sarebbe di essere più a contatto con i musicisti, sentirti avvolto dalla musica, con gl'occhi a quella meraviglia che è ciò che ci circonda! Qualche volta abbiamo azzardato a sederci su quei posti privilegiati, ma ecco che subito delle signorine garbate ma determinate ti costringono ad alzarti, mostrandoti il cartello, e tu ti alzi sentendoti una ladra per aver tentato di rubare qualcosa a qualcuno! Ma è così che ci si sente, noi, abbonati da sempre, che abbiamo contribuito (e sempre lo faremo) economicamente, ogni volta che il teatro ne aveva bisogno, come la sua ricostruzione, noi che non chiediamo mai la restituzione di opere e concerti che vengono annullati, come per il covid, compreso quest'ultimo, noi Amici della Fenice, perché anche di questa appartenenza ne andiamo fieri! Ma oltre alla loro serata gratuita, perché questi signori devono aver questo privilegio anche della nostra serata di abbonati? Non è sufficiente una Basilica come la nostra, tutta per loro una sola sera?
Laura Fontana Cavallarin
Draghi
Errore di Letta
merito di Renzi
Gennaio 2021. Dichiarazione dell'on. Enrico Letta: «Per colpa di Renzi, il mondo guarderà all'Italia come un paese inaffidabile. Pizza e mandolino». Ad un anno di distanza, il 15 dicembre 2021, l'autorevole The Economist proclama l'Italia Paese dell'anno. Premier serio e rispettato. Vaccinazioni e ripresa al top. Vorrei ricordare che a volere Draghi Premier è stato Matteo Renzi. Anche in questi giorni, analogo giudizio positivo sull'Italia è stato espresso anche dalle maggiori autorità europee, attraverso Ursula von der Leyen. Evidentemente, l'ex premier Letta, sfiduciato anche dalla direzione del suo stesso partito, ha preso una grossa cantonata. Ed è molto cresciuto il prestigio internazionale per gli artefici di questo cambiamento: Matteo Renzi e Mario Draghi.
Augusto Giralucci
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