ARTE
L'alleanza tra animale e uomo che ha scritto la storia dell'umanità è stata il filo conduttore della mostra di due giovani artiste. L'hanno intitolata Anema (tratto dall'album dei Tool) riferendosi alla purificazione dell'anima attraverso l'anima-le. Rosella Piccolo, in arte Rosemann (legando il suo nome a quello del suo cane Hermann, in foto) e Elisa Buldo (foto a destra), entrambe residenti ad Agordo, la prima di San Gregorio la seconda di Conegliano, hanno presentato 22 opere di straordinaria bellezza e di profonda conoscenza del mondo animale nella loro indissolubile connessione con l'uomo.
La mostra è stata ospitata nello spazio Sora Porta di Piero Carazzai in piazza Trento Trieste a Feltre con la presentazione di Paolo Piccolo, riscuotendo ampio successo. Entrambe le artiste hanno frequentato l'accademia di belle Arti di Venezia maturando stili quasi opposti: quello istintivo e selvaggio di Rosemann e quello preciso e tecnico della Buldo. «Nutro la convinzione che gli animali rappresentino il soffio vitale ed una sicura terapia per molti mali dell'anima e del corpo - afferma Rosemann -. L'animale è alleato all'uomo da millenni, parlo soprattutto di cani e cavalli, questi hanno addirittura contribuito all'evoluzione dell'uomo!». La Buldo si concentra invece con incredibile precisione sugli animali selvatici delle Dolomiti, compresi gli insetti, mentre Rosemann contempla quelli domestici che scatenano emozioni trasformate poi istintivamente in quadri. Tra le sue opere ci sono anche due cariche di cavalleria, quasi fosse un ricordo impresso nel Dna. Già, perché leggendo il maestro Federico Caprilli (l'inventore dell'equitazione moderna che asseconda il cavallo e non lo costringe) Rosella scopre che alcuni suoi avi avevano combattuto in cavalleria. In agenda c'è già un'altra mostra a Palazzo Crotta de Manzoni.
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© RIPRODUZIONE RISERVATA L'alleanza tra animale e uomo che ha scritto la storia dell'umanità è stata il filo conduttore della mostra di due giovani artiste. L'hanno intitolata Anema (tratto dall'album dei Tool) riferendosi alla purificazione dell'anima attraverso l'anima-le. Rosella Piccolo, in arte Rosemann (legando il suo nome a quello del suo cane Hermann, in foto) e Elisa Buldo (foto a destra), entrambe residenti ad Agordo, la prima di San Gregorio la seconda di Conegliano, hanno presentato 22 opere di straordinaria bellezza e di profonda conoscenza del mondo animale nella loro indissolubile connessione con l'uomo.
La mostra è stata ospitata nello spazio Sora Porta di Piero Carazzai in piazza Trento Trieste a Feltre con la presentazione di Paolo Piccolo, riscuotendo ampio successo. Entrambe le artiste hanno frequentato l'accademia di belle Arti di Venezia maturando stili quasi opposti: quello istintivo e selvaggio di Rosemann e quello preciso e tecnico della Buldo. «Nutro la convinzione che gli animali rappresentino il soffio vitale ed una sicura terapia per molti mali dell'anima e del corpo - afferma Rosemann -. L'animale è alleato all'uomo da millenni, parlo soprattutto di cani e cavalli, questi hanno addirittura contribuito all'evoluzione dell'uomo!». La Buldo si concentra invece con incredibile precisione sugli animali selvatici delle Dolomiti, compresi gli insetti, mentre Rosemann contempla quelli domestici che scatenano emozioni trasformate poi istintivamente in quadri. Tra le sue opere ci sono anche due cariche di cavalleria, quasi fosse un ricordo impresso nel Dna. Già, perché leggendo il maestro Federico Caprilli (l'inventore dell'equitazione moderna che asseconda il cavallo e non lo costringe) Rosella scopre che alcuni suoi avi avevano combattuto in cavalleria. In agenda c'è già un'altra mostra a Palazzo Crotta de Manzoni.
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