A Falcade
Un'altra centralina
lungo il Biois
Forse passeggiando lungo il

Giovedì 15 Agosto 2019
A Falcade
Un'altra centralina
lungo il Biois
Forse passeggiando lungo il sentiero che dalla pista ciclabile porta all'ecocentro di Falcade qualcuno avrà notato, come me, dei lavori in corso lungo le rive del torrente Biois. In un primo momento ho pensato che stessero costruendo degli argini per rimediare ai danni di Vaia e di tutte le precipitazioni che, da allora in poi, si sono succedute abbondanti da queste parti. Ma mi è bastato poco e accanto ai grandi massi, alla ruspa e ai tronchi accatastati ho visto anche una gettata di cemento, realizzando solo allora che si trattava dell'ennesima centralina su questo piccolo corso d'acqua. Vorrei provare a descrivervi la bellezza di quella zona selvaggia e un po' appartata tra Falcade e Caviola, lontana dalle case, immersa nel verde e poco frequentata. In estate, al mattino presto, una leggera foschia si alza dall'acqua, rendendo il paesaggio irreale e suggestivo; in inverno i pendii sovrastanti il sentiero si ricoprono di grossi cristalli di ghiaccio dalle forme magiche e misteriose. Già adesso so che tutta questa meraviglia sarà inevitabilmente modificata dalla struttura in costruzione. Quando i lavori saranno ultimati gli amanti dello sci di fondo e delle camminate ritorneranno a utilizzare questo percorso, ma si può ben immaginare che panorama si aprirà ai loro occhi. Povero Biois.
Antonella Follador
La crisi di governo
Gli interessi
dei due Mattei
La consistenza in termini di deputati e senatori della mia forza politica è maggiore o minore di quella che risulterebbe in base alle percentuali che mi accreditano sondaggi e rilevazioni dei vari istituti? Dalla risposta a questa domanda, divenuta cruciale per gli scostamenti abissali confermati dalle ultime europee, dipendono i bizzosi mutamenti dello scenario politico degli ultimi giorni. C'è un vicepresidente del Consiglio cui i sondaggi danno la prospettiva di raddoppiare in caso di elezioni anticipate il numero dei rappresentanti del proprio partito in seno alle Camere, c'è un ex presidente del Consiglio molto spregiudicato che da segretario del suo partito è riuscito a far eleggere deputati e senatori a lui vicini in numero sesquipedale che teme di perdere la disinteressata famigliarità sorta con questa allegra compagnia in caso di elezioni anticipate. Il primo ovviamente le vuole, il secondo altrettanto ovviamente le boicotta. Ma nessuno dei due Mattei spiega la propria posizione con trasparenza e linearità, bensì utilizza motivazioni, urgenze e perifrasi che nulla hanno a che vedere con il futuro del Paese. E lo chiamano dibattito politico, quando per scommettere sul futuro dell'Italia si guarda ai sondaggi del presente. E le future generazioni?
Giuseppe Barbanti
Mestre (Ve)
La Ong tedesca
Le bugie
di Carola
Lascia trasecolati la vicenda della eroina capitana Carola Rackete. La vicenda della nave Sea Watch battente bandiera Olandese e asservita a una ONG Tedesca, che ha creato non poco caos a livello istituzionale, oggi si rivela in una realtà del tutto diversa. Purtroppo dobbiamo constatare ancora una volta che le ONG del buonismo nel salvataggio di migranti e naufraghi svolgono la loro attività sulla pelle degli stessi sventurati. La signora Carola poteva ben portare quelle persone in Germania nella città di Rothenburg, pronta ad accoglierle, ma le autorità di Berlino hanno detto nein portali in Italia. Carola da buona cittadina tedesca ha rispettato gli ordini del suo stato e ha violato le leggi e le volontà dello stato Italiano. Perchè da vera eroina non ha infranto la legge e il veto del proprio paese? Alla luce di quanto emerge o la signora Carola Rackete ha raccontato bugie prima o le sta raccontando adesso, sta di fatto che ciò dimostra che ci sono delle falsità, il tutto con lo scopo di destabilire la sovranità dello stato Italiano, fatto assai gravissimo. E pensare che qualcuno le ha tributato onorificenze e proposto il premio Nobel, addirittura c'è chi la vorrebbe santa, ma ora è tutto chiaro il perchè. Purtroppo della triste vicenda le vittime sono i profughi serviti per far speculazione politica ai danni dell'Italia. Non vorrei inoltre trovarmi nei panni di quei politicanti italiani che si sono prodigati e inchinati a favore di quella manfrina, dovrebbero fare degli esami di coscienza, chiedere scusa agli Italiani e prendere le dovute decisioni.
Celeste Balcon
Belluno
A La Mayotte
La protesta anti
immigrati dei neri
Desidero rendere pubblica una notizia recente da parte della stampa francese d'Oltremare. A La Mayotte, una regione francese d'Oltremare (quindi è un vero e proprio territorio di Francia, anche se si trova a 13 ore di volo da Parigi). Costituita da due grosse isole, ha una popolazione di 194mila abitanti e si colloca nell'Oceano Indiano tra il Madagascar e il Mozambico. In questi giorni sono in corso imponenti manifestazioni contro l'immigrazione clandestina, che ha fatto raddoppiare la popolazione in dieci anni. Un cartello vistoso diceva: Non è una immigrazione ma una invasione. Anche qui un deplorevole fenomeno di razzismo? Sarebbe difficile sostenerlo visto che la popolazione della Mayotte è al 95% di colore, come quasi tutti coloro che sono scesi in piazza da giorni. Gli immigrati sbarcano sulle sue coste, abbandonando il Mozambico e il Madagascar, perché vogliono stare meglio, senza lottare nel proprio paese per avere condizioni migliori, usando un welfare che non hanno pagato e facendo saltare quello esistente pagato col lavoro dei nativi. È comprensibile, certo. Ma è sostenibile? Il razzismo non c'entra: è una guerra di interessi, fra neri. Ciò che contano sono solo gli interessi primari di tutti i popoli, nessun escluso. Entri a casa mia se sei invitato e rispetti le regole, non sfondando la porta. Fare esattamente il contrario è anarchia.
Da una lettura del 10 agosto 2019.
Giancarlo Parissenti
Mestre (Ve)
L'attore e gli immigrati
Richard Gere
aiuti i messicani
Richard Gere era un attore che avevo sempre apprezzato, non tanto per la sua recitazione a dire il vero un po' scarsa, ma perché lo consideravo un uomo raziocinante e tranquillo, ora, che la predica sui clandestini venga dai super pagati parassiti mantenuti a 12mila euro al mese in parlamento per non fare niente se non giocare con lo smartphone, era già qualcosa di insopportabile, ma che adesso ci si mettano anche i ricchissimi attori hollywoodiani simbolo di una casta che sguazza nell'oro e che guadagna per ogni scena di un film, quanto un operaio in dieci anni di fatica, non si può sentire. Richard Gere ha un patrimonio di 100 milioni di dollari, questo significa che i cachet supermilionari se li è beccati tutti, quindi o domani ne dona 99 su 100, dei suoi milioni, ai clandestini, o la smetta con le stupidaggini, anzi, può far meglio, mantenga qualche centinaio di profughi messicani che distano soltanto 100 km da Hollywood, con le mega ville con piscina e campo da golf di chi viene a darci lezioni morali. questi vengono qui, naturalmente con telecamera e regista al seguito, si fanno due foto in posa, piagnucolano un po', vendono i diritti del filmato e delle interviste, e poi pensano di poter dare lezioni di umanità? Ma finitela, falsi e ipocriti, divi del nulla
Riccardo Gritti
Venezia
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