Esplode una maxi rissa a Gaeta, che coinvolge, anche a colpi di casco, una trentina di giovani tra i 14 e i 17 anni delle due principali città del Golfo.
I partecipanti alla rissa dell'altra sera, tutti minorenni e appartenenti a famiglie della media borghesia di Gaeta e Formia, sono tutti incensurati. Ma preoccupano le motivazioni dei tafferugli sulle quali stanno indagando i carabinieri. Tra le ipotesi più accreditate figura quella di una sorta di spedizione punitiva. Una specie di vendetta portata avanti alla prima vera massiccia uscita serale dopo il lungo periodo di lockdown. Anche nel caso dell'altra sera potrebbe trattarsi dell'ennesimo, preoccupante capitolo delle risse su appuntamento, una specie di nuova triste moda alimentata dal tam tam sui social, che ha registrato nei mesi scorsi eclatanti esempi a Roma (al Pincio) e a Venezia. Ma non vengono trascurate altre piste, che ovviamente non diminuiscono la gravità e le dimensioni dell'episodio di autentico bullismo che ha coinvolto l'altra sera, nella zona frequentatissima del lungomare di Serapo, una trentina di minorenni del Golfo e che richiama anche le famiglie ad un giusto senso di responsabilità. «Un episodio grave - hanno commentato alcuni esponenti delle istituzioni pubbliche che purtroppo si ripete gettando cattiva luce e sulla città e sull'intero Golfo e obbliga necessariamente ad una intensificazione della vigilanza».
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