Picchiato in pieno centro, due arresti

Martedì 11 Maggio 2021
Picchiato in pieno centro, due arresti
SEZZE
Lo avevano visto passeggiare nel cuore del centro storico di Sezze, andatura incerta, occhi lucidi e inconfondibile odore di alcool. Già debilitato dall'abuso di sostanze alcoliche, l'uomo faceva fatica persino a reggersi in piedi, ma questo non è bastato ad impedire che due giovani lo malmenassero nel bel mezzo la strada, lasciandolo a terra in fin di vita. È accaduto nei pressi di Porta Sant'Andrea, lo scorso 30 marzo e dopo oltre un mese di indagini la Polizia di Latina ha individuato i due responsabili del feroce pestaggio che ora dovranno rispondere di tentato omicidio. Secondo le ricostruzioni della Questura, l'uomo, un 43enne originario della Romania intorno alle 15 si stava incamminando verso casa percorrendo i vicoli del centro storico, quando all'improvviso è stato colto alle spalle da due ragazzi. Il malcapitato 43enne avrebbe tentato di ignorare le provocazioni dei giovani, proseguendo per la sua strada ma i due, evidentemente, erano determinati ad arrivare allo scontro e, alla fine, ci sono riusciti. È successo tutto nel giro di pochi minuti. Il primo a colpire, un 17enne originario di Priverno, gli avrebbe sferrato uno schiaffo in pieno volto, il secondo, Matteo Pozone, setino classe 2000, lo avrebbe steso a terra con un violento pugno. Proprio il colpo sferrato dal 20enne che tra i suoi hobby vanta anche il pugilato, avrebbe causato i danni più seri al romeno, che, battendo la nuca sull'asfalto, si è procurato una gravissima emorragia cerebrale. Immediato l'allarme ai soccorsi da parte di due passati che alla vista del 43enne esanime a terra in un lago di sangue hanno temuto il peggio. Trasportato d'urgenza al pronto soccorso di Latina, l'uomo è stato operato e trasferito nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria Goretti dove è rimasto in coma fino al 17 aprile scorso. Stando a quanto rilevato dai sanitari intervenuti, il tasso alcolemico nel sangue del 43enne al momento dell'aggressione era elevatissimo (2,8 g/l) elemento questo che aggrava ulteriormente la posizione dei due giovani aggressori che si sarebbero accaniti su un soggetto impossibilitato a difendersi. Per Pozone, la cui posizione è sicuramente la più delicata, è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere, per il minore di Priverno, invece, il Giudice del Tribunale per i Minorenni, Efisia Gaviano, ha disposto con ordinanza la custodia cautelare presso un Istituto Penale Minorile. Entrambi i ragazzi sono accusati di tentato omicidio in concorso, aggravato dall'aver approfittato di circostanze tali da ostacolare la difesa della vittima. Identificare i due aggressori è stato tutt'altro che agevole a causa di un clima di reticenza che gli agenti hanno riscontrato tra i testimoni, timorosi, probabilmente, «che in paese si potesse scoprire cosa avessero realmente fatto due giovanissimi del posto».
Francesca Leonoro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA