Operazione Breakdown, sequestrato un arnesale

Lunedì 24 Maggio 2021
Operazione Breakdown, sequestrato un arnesale

La rete abbattuta dalla Polizia di Stato nel quartiere della stazione di Terracina, nell'ambito dell'operazione Break down, apre a nuovi scenari investigativi.
Sabato scorso, nel corso dell'esecuzione dell'ordinanza di misure cautelari in carcere emessa dal Gip Giorgia Castriota a carico di nove persone, accusate a vario titolo di tentata estorsione, tentata usura e traffico di sostanze stupefacenti, sono state effettuate ben quindici perquisizioni. Sotto la lente non soltanto le abitazioni o altri locali nella disponibilità degli indagati, ma anche di terze persone che gli inquirenti hanno ritenuto opportuno sottoporre a controllo. E i sospetti hanno fatto centro.
LE ARMI
Sequestrati armi di vario tipo, tra cui coltelli a serramanico, e una balestra, e materiale esplodente. Il rinvenimento di una bomba carta all'interno dell'abitazione di persona apparentemente estranea ai fatti contestati nell'ordinanza del giudice Castriota, emessa su richiesta dal sostituto Giuseppe Milano al termine delle indagini avviate per una denuncia di estorsione e usura, e al centro di nuovi accertamenti da parte della squadra Anticrimine del commissariato di Terracina.
Al vaglio eventuali collegamenti con i diversi episodi dinamitardi avvenuti nell'ultimo periodo nella vicina cittadina di Fondi. All'esito delle perquisizioni e del sequestro delle armi bianche e dell'esplosivo sono state deferite alla Procura della Repubblica due persone.
Ma l'elemento armi torna prepotente anche a carico di alcuni degli indagati, destinatari dell'ordinanza di misure cautelari in carcere eseguita l'altro ieri con l'operazione Break down. Sempre nel corso delle perquisizioni di sabato, infatti, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro pistole e fucili tra cui pezzi di libera vendita sprovvisti di tappo rosso. Si tratta di armi utilizzate? E In quale circostanza? Interrogativi a cui gli investigatori stanno cercando di rispondere.
LA DROGA
Infine, ma non per ordine di importanza, sabato sono stati sequestrati 15mila euro in contanti, rinvenuti nell'abitazione di Piero Casasanta, 46enne detto Negrone, tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere, ritenuto dagli inquirenti uno dei principali attori del traffico di droga accertato nel corso delle indagini che hanno portato agli arresti.
Il Gip Castriota scrive nell'ordinanza che «l'organizzazione monolitica costituita negli anni dal predetto (Casasanta, ndr) è essenzialmente dedita alla commercializzazione di sostanze stupefacenti di vario genere, reperite attraverso canali ben collaudati e la compiacenza di soggetti che operano permanentemente su territori ormai noti in tal senso, quali i comuni di Latina e Fondi».
Rita Cammarone
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Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA