Lotteria scontrini, poche adesioni

Venerdì 5 Febbraio 2021
Lotteria scontrini, poche adesioni
IL CASO
La lotteria degli scontrini è iniziata: dal primo febbraio chiunque acquista tramite bancomat può ottenere i biglietti validi per l'estrazione dei premi in palio. Attenzione però, non è tutto così automatico e, soprattutto, non tutti i negozi hanno aderito. Facendo un giro per le vie del centro di Latina, la situazione è variegata. I punti vendita appartenenti alle catene nazionali sono partiti, mentre le attività locali procedono un po' più a rilento. Tra questi c'è chi è già riuscito ad aggiornare la cassa elettronica e permette ai clienti di partecipare alla lotteria degli scontrini e chi attende l'arrivo di un tecnico nel negozio per l'avvio. Da sottolineare che nessuno dei negozi del centro ha affisso un cartello fuori al locale che mostra che in quell'esercizio è possibile partecipare alla lotteria della fortuna e che, secondo quanto dichiarano i titolari delle attività, le richieste sono comunque molto basse e secondo alcuni addirittura vicine allo zero. Senz'altro perché la novità che richiede per i negozi di adeguarsi obbligatoriamente entro marzo, presuppone anche la richiesta da parte degli utenti del codice lotteria sul sito dell'Agenzia delle Dogane da comunicare al momento dell'emissione dello scontrino elettronico. Alcuni, dunque, ancora non avranno avviato la procedura per partecipare. I negozi del centro che non sono ancora partiti spiegano che il problema è legato ai tecnici oberati di lavoro per le richieste arrivate contemporaneamente. «È tutto pronto racconta Valter Tomassi dell'Occhialeria -. Quando viene emesso lo scontrino compare la dicitura giusta, è solo un problema di aggiornamenti di cassa. I tecnici incaricati di fare gli aggiornamenti di cassa devono recarsi in tutti i negozi di Latina e, chiaramente, sono pieni di chiamate perché tutti vogliono partire con la lotteria degli scontrini. Non appena il fornitore ci adeguerà il sistema saremo felici di iniziare, perché già ci arriva qualche richiesta da parte dei clienti».
A confermare quanto detto da Tomassi c'è anche il titolare di Nad, centralissimo bar situato in piazza del Popolo. Nel suo caso il problema è legato al lettore ottico collegato al registratore telematico che dovrà trasmettere i dati all'Agenzia delle Entrate. «Il software è pronto, stiamo aspettando l'aggiornamento per inserire la pistola per la lettura del codice. Si potrebbe anche fare a mano, ma è complicato per un'attività come la nostra dove le battute sono molte. L'azienda a cui ci rivolgiamo ci deve fornire il software che legga la periferica e il codice. C'è da dire, però, che ad oggi non abbiamo avuto nessuna richiesta anche se i pagamenti elettronici sono molti, soprattutto durante la pausa pranzo».
Parla di richieste pari a zero anche il titolare del Caffè degli artisti. «Siamo pronti, abbiamo adeguato la cassa. Non abbiamo lo scanner e dobbiamo inserire il codice del cliente manualmente, ma è previsto e possiamo farlo. Ci adegueremo procurandoci la cosiddetta pistola scanner, che sarebbe il lettore ottico, se ci sarà richiesta. Ad oggi non ce n'è, né per il cashback, né per la lotteria degli scontrini». Prende tempo anche il Caffè Poeta, dal lato opposto della strada, in attesa degli aggiornamenti di cassa.
Sono invece partiti dal primo giorno i negozi legati alle catene come Tezenis, Calzedonia e Tiger perché la casa madre si è occupata dell'attivazione della procedura. Ma c'è anche lo storico negozio Mancinelli. Anche in questo caso, però, le richieste sono basse. Forse esporre un cartello sulla vetrina potrebbe aiutare a far decollare la lotteria degli scontrini. I clienti che non vedono un'insegna, infatti, sono costretti a chiedere in cassa se è possibile partecipare e, magari, finiscono sfiduciati per lasciare perdere.
Bianca Francavilla
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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