Damiano Coletta o Vincenzo Zaccheo.
AFFLUENZE
Al primo turno, hanno votato 65.350 elettori, il 61,18% dei 106.808 aventi diritto al voto. E quello dell'affluenza è uno dei dati da valutare, in funzione del possibile risultato finale. Come accade fin dall'avvio dell'attuale legge elettorale amministrativa che nei Comuni sopra 15mila abitanti affida la scelta del primo cittadino a un eventuale ballottaggio tra i due più votati qualora al primo turno nessun candidato abbia ottenuto il 50% più uno dei voti validi, in Italia il secondo turno vede un'affluenza minore. I dati ballano da Comune a Comune e da periodo a periodo, ma in media si parla del 10% in meno rispetto al primo turno, con ogni probabilità a causa della carenza, nel secondo turno, del traino del voto dei candidati consiglieri. A maggior ragione potrebbe avvenire in questo ballottaggio di Latina, dato che, avendo le liste di Zaccheo già ottenuto la maggioranza al primo turno, il Consiglio è sostanzialmente già formato.
PASSATO
Per Latina non sarà il primo ballottaggio: a partire dal 1993 (prima elezione con la nuova legge), infatti è già avvenuto nel 2016 (tra Damiano Coletta contro Nicola Calandrini. I votanti in quel caso 62.578 al ballottaggio, contro i 74.674 del primo turno); nel 2007 (ancora con Zaccheo, vittorioso contro Maurizio Mansutti); nello stesso 1993 (Ajmone Finestra superò Domenico Di Resta). Fermo restando che, in elezioni diverse, ci sono state modalità differenti (ad esempio il voto solo di domenica), storicamente si può vedere che nel '93 tra primo e secondo turno si perse il 6% circa degli elettori; nel 2007 il 18%; nel 2016 l'11% circa. Nel 1997 (Ajmone Finestra), nel 2002 (Zaccheo) e nel 2011 (Giovanni Di Giorgi) furono invece vittorie al primo turno.
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