La pandemia non ferma gli ecocriminali: tutti i dati

Mercoledì 17 Novembre 2021
La pandemia non ferma gli ecocriminali: tutti i dati
IL RAPPORTO
La pandemia non ferma gli ecocriminali. Nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di 4 ogni ora. Cresce l'impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%) che gli arresti (+14,2%). E' quanto emerge dal rapporto Ecomafie 2021 redatto da Legambiente in collaborazione con le forze dell'ordine presentato ieri mattina a Roma. Il documento restituisce una impietosa fotografia delle illegalità ambientali commesse lo scorso anno anche in provincia di Latina. Il Lazio è al quarto posto in Italia mentre Latina è nelle 17esima posizione con un totale di 437 reati. Seguono Rieti con 218, Frosinone con 215 e Viterbo con 183. E' nel ciclo dei rifiuti e dello smaltimento illecito che la nostra regione ha i peggiori dati: sono stati 736 gli illeciti legati allo smaltimento dei rifiuti accertati nel 2020, 942 le denunce, 36 gli arresti e 391 i sequestri, dati che fanno guadagnare al Lazio la seconda posizione dopo la Campania mentre nell'edizione 2020 del dossier era al terzo posto. Tra le province quella di Roma è tra le peggiori sui rifiuti e sale dal terzo al secondo posto assoluto con 418 reati, mentre al decimo c'è Latina con 114 illeciti mentre lo scorso anno era ottava. Per il ciclo del cemento abusivo Roma è in quinta posizione con 215 reati e Latina in decima con 161 a fronte della quinta posizione dello scorso anno. Anche per le illegalità contro la fauna, il Lazio occupa una posizione d'alta classifica essendo la quarta regione per numero di reati commessi contro gli animali, 737; la gran parte commessi nell'area della Città Metropolitana di Roma, 25 in provincia di Latina. Per quanto riguarda i reati contro la fauna, in particolare quella marina, sono 303 i reati di pesca illecita commessi che fanno del Lazio la quarta regione in questa speciale classifica nazionale con 2,4 reati ogni km di costa.
«Aumentano i reati ambientali nel Lazio e la nostra Regione sale nelle classifiche tra le meno virtuose - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - da questo quadro allarmante che ci viene raccontato dalle forze dell'ordine nel nostro dossier, cresce una situazione di forte emergenza alla quale bisogna dare risposte veloci. In tal senso chiediamo in primo luogo alla Regione Lazio di riattivare l'Osservatorio Regionale Ambiente e Legalità, strumento strategico grazie al quale i cittadini possano contrastare ogni illecito con le loro denunce».
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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