Affitto negato perché sotto scorta, la cronista: «Non andrò di certo a Formia per le mie vacanze»

Lunedì 11 Aprile 2022 di Marco Cusumano e Giuseppe Mallozzi
Affitto negato perché sotto scorta, la cronista: «Non andrò di certo a Formia per le mie vacanze»

«Volevo solo passare le vacanze al mare a Gianola, non avrei mai immaginato di trovarmi in una situazione del genere». E' frastornata e indignata la giornalista di Caserta Marilena Natale, sotto scorta dopo le minacce della camorra, che si è vista rifiutare la casa in affitto per i mesi di luglio e agosto.
«Ho contattato il proprietario - racconta la cronista - dopo aver letto uno dei tanti annunci per le case al mare. Dopo aver preso accordi per l'affitto estivo ho spiegato che sarei rimasta nella casa per alcuni periodi e non per i due mesi interi, un po' per gli impegni di lavoro e anche perché vivendo sotto scorta non posso restare troppo a lungo nello stesso posto. A quel punto il proprietario ha sgranato gli occhi, ho pensato che potesse aver immaginato che io fossi una pentita e così ho puntualizzato dicendo che sono una giornalista, ma lui è rimasto impassibile, sostenendo che questo era un problema e che la presenza della scorta avrebbe potuto creare disagi e tensioni nel palazzo».
A quel punto Marilena, indignata, ha capito che non era proprio il caso di insistere. «Di fronte a una reazione del genere - racconta - sono stata io a tirarmi indietro, di certo non andrò in vacanza in una città dove sono accolti i camorristi ma non chi la camorra la combatte. Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso solidarietà, ma io non andrò a Formia». Una scelta di orgoglio ma anche di sicurezza, visto che ormai il caso è diventato pubblico e sarebbe rischioso stabilirsi nella città del Sud Pontino dopo tanto clamore.
Marilena Natale vive sotto scorta armata dal 2017 per le minacce del clan dei Casalesi. Ha denunciato il traffico di rifiuti illeciti che avvelena la cosiddetta Terra dei fuochi. L'ultima intimidazione a gennaio scorso: come ricostruisce l'osservatorio Ossigeno per l'informazione, «un utente, che si è firmato con lo pseudonimo Billy, ha inviato alla cronista messaggi scritti e vocali via Whatsapp nei quali, esprimendosi in dialetto campano, l'ha insultata e le ha intimato di non parlare mai più di Michele Zagaria, il boss della camorra arrestato nel 2011 e condannato all'ergastolo, né dei suoi familiari.
LE REAZIONI
Nelle ultime ore si sono susseguiti numerosi commenti sul suo profilo Facebook, a cominciare dall'ex sindaco Paola Villa, oggi consigliere comunale di opposizione: «A Formia accogliamo i Bardellino, gli diamo residenza e permessi a costruire, accogliamo Katia Bidognetti senza farci domande più di tanto, accogliamo gli Esposito nella via centrale della città e i Giuliano diventano cittadini a tutti gli effetti. Strano, non ho mai sentito condomini lamentarsi per i carabinieri o la polizia che va a controllare quelli a soggiorno obbligato, che hanno scelto Formia per farselo bello e assolato il soggiorno anche se obbligato, tipo i fratelli Dell'Aquila, oppure Carlo Fontana e diversi altri, nessuno si è sentito disturbato da tali presenze. Cara Marilena Natale la mia casa ti aspetta, lieta di averti a casa, tu e la tua scorta, veramente lieta».
Un commento al quale si sono uniti anche l'ex vicesindaco Carmina Trillino («Ti aspettiamo. La vera vergogna devono provarla chi da anni sputa sulla nostra terra, chi l'ha asservita alla criminalità in giacca e cravatta, chi ne è connivente. Forza Marilena. Non sei tu a dover essere mortificata, ma tutti i formiani che hanno smesso di amare Formia») e l'ex assessore Paolo Mazza («Cara Marilena sai che la nostra casa per te, per chi sta con te e per i tuoi amici che sono nostri amici, è e sarà sempre aperta e a tua disposizione. Sempre! Con affetto e profonda stima»). Addirittura da un Comune vicino come quello di Spigno Saturnia, il sindaco Salvatore Vento scrive: «Se vuole può venire a Spigno Saturnia, sarebbe un onore e un privilegio per la nostra comunità». Alla giornalista anticamorra è giunta la solidarietà e vicinanza della Fnsi, del Sugc, di Articolo21 Campania e di «Imbavagliati», Festival internazionale di Giornalismo Civile.

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