Influenza e Covid, farmaci introvabili: la situazione nelle farmacie pontine

Brufen, Nurofen e sciroppi mucolitici tra le medicine mancanti. Pennacchio: la situazione è difficile ma si può trovare un'alternativa e risolvere il problema

Venerdì 13 Gennaio 2023 di Francesca Balestrieri
Influenza e Covid, farmaci introvabili: la situazione nelle farmacie pontine

«Una situazione difficile ma non drammatica».

Sono le parole che usa il presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Latina, Roberto Pennacchio per spiegare quello che tutti i cittadini si sono trovati a vivere, in particolare negli ultimi due mesi: la mancanza di alcuni medicinali, in particolare antinfluenzali e mucolitici. Una carenza che si sta verificando già da un po' e per cui l'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, ha stilato una lista che ne contiene circa 3.200. «Non è un problema solo nostro, né solo italiano, né solo della provincia di Latina spiega Pennacchio ma europeo. Proprio mercoledì ho partecipato a un tavolo al Ministero della salute per capire come gestire al meglio questa difficoltà che sta colpendo la popolazione. I farmaci che ad oggi risultano temporaneamente carenti secondo la lista Aifa aggiornata al 10 gennaio, sono 3.200, la maggior parte però hanno un'alternativa, altri invece no. Certo la patologia che in questo momento ricorre maggiormente è quella influenzale quindi capita spesso una carenza di farmaci di natura anti-infiammatoria e antibiotici».


C'è una distinzione da fare tra farmaci carenti e indisponibili: «I carenti non sono reperibili perché il titolare non può assicurare la fornitura continua per problemi produttivi e una richiesta aumentata, mentre per gli indisponibili vi sono difficoltà di reperimento correlate alla funzione distributiva». Ma quali sono i motivi: «La guerra in Ucraina che sta creando problemi per il reperimento di prodotti in particolare per il confezionamento dei farmaci. Poi molte aziende hanno terziarizzato spostando la produzione nei paesi dell'Est asiatico dove c'è un forte incremento di casi Covid, ed ecco che si rallenta in maniera importante la produzione. Quindi il problema è duplice: confezionamento e produzione. Credo però che questi problemi siano risolvibili con l'aiuto sia del farmacista che del medico di base».


Anche la presidente dei Giovani Farmacisti della provincia di Latina Ginevra Giannatonio crede che fare rete siamo molto importante: «Il farmacista può e deve aiutare il cittadino nel momento in cui un farmaco specifico è carente. Se non ci sono forniture per Brufen, Nurofen, mucolitici vari, Fluifort, Bisolvon, ci sono i generici, è necessaria collaborazione tra le parti: il medico si deve informare sui farmaci mancanti in modo da poter prescrivere una cura alternativa, noi possiamo proporre i generici che hanno lo stesso principio attivo e il cittadino deve fidarsi. L'importante è non fare allarmismo perché questa situazione si andrà risolvendo con il tempo. Non bisogna avere paura ma cercare soluzione alternativa con serenità».


Il segretario eletto della Federfarma, Amalia Fontana, spiega inoltre che «durante il Covid la produzione di alcuni farmaci si è molo ridotta, ma una volta che le restrizioni sono scomparse, sono tornate anche quelle malattie che si erano ridotte drasticamente come appunto l'influenza o infezione delle prime vie respiratorie. Nelle farmacie c'era una grande scorta per esempio di sciroppi per la tosse quindi le aziende hanno ridotto la produzione, ora le scorte sono finite ma le aziende non sono state pronte e far ripartire la produzione. Noi come farmacie abbiamo l'indicazione o di cercare il generico, o di ordinare direttamente all'azienda oppure rimandare paziente al medico per modificare la terapia. Come farmacie sul territorio stiamo cercando di aiutare i cittadini andando a trovare il sostituto inoltre dalla Regione Lazio ci è arrivata l'indicazione che se un farmaco è mancante si può inviare loro una mail e sarà lo stesso Ente ad attivarsi».
 

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