Il nuovo Cambellotti domani riapre il museo tra passato e hi-tech

Sabato 31 Luglio 2021
Il nuovo Cambellotti domani riapre il museo tra passato e hi-tech
L'INAUGURAZIONE
Il ciuffo di capelli, la barba importante, l'occhio che scruta. L'incisione di Duilio Cabellotti accoglie all'ingresso del Museo che Latina gli ha dedicato sedici anni fa nell'ex Opera Balilla e che oggi riparte con un restyling importante in un mix di storia e tecnologia, di passato e futuro.
«Riaprire un museo in questo periodo storico commenta il sindaco Damiano Coletta racchiude in sé tanti significati: dal desiderio di ripartire e di mettersi alle spalle la terribile esperienza della pandemia, alla voglia di cultura che ha sempre contraddistinto la nostra città alla quale viene oggi restituito uno dei suoi luoghi simbolo. Il processo di valorizzazione del Museo Civico Duilio Cambellotti ha messo ancora una volta in mostra l'impegno e le competenze del Comune e rappresenta il primo passo di una serie di eventi con i quali la città si riapproprierà, di qui a breve, dei propri spazi culturali completamente rinnovati e in sicurezza. Ringrazio la Regione per averci dato questa possibilità, così come ringrazio tutte le professionalità interne ed esterne all'Amministrazione comunale che hanno contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto».
Il Museo Civico Duilio Cambellotti riapre al pubblico da domani e fino alla fine di settembre l'ingresso sarà gratuito. Tante le novità per adeguare il museo pontino agli standard dei musei di portata nazionale. Intanto i servizi. Per la prima volta il museo avrà un bookshop e un punto ristoro (con un murales realizzato ad hoc e dedicato a Cambellotti). Ma la parte più importante del progetto di rinnovamento è legata alla digitalizzazione delle produzioni artistiche e dei documenti su Latina. «Si tratta di 1700 tra quelli di Cambellotti e Frezzotti, più tutti quelli della Pinacoteca e del Museo della Medaglia» spiega Elena Lusena che è direttore amministrativo della struttura. Ma il Museo punta a diventare il fulcro degli studi sulle Città di fondazione con una piattaforma tecnologica condivisa. Quanto al museo, «il riallestimento è fatto per tematiche», ha spiegato il direttore scientifico Alessandro Cocchieri. Un viaggio nella vita e nelle opere di un autore che non volle essere futurista ma che fu un grande innovatore e un artista poliedrico, pittore, scultore, grafico.
Il rinnovamento ha riguardato anche l'identità visiva che è stata totalmente ripensata per proiettare il Museo su un palcoscenico nazionale, con un logo, un'immagine coordinata e un piano di comunicazione online e offline che ha previsto anche il lancio dei canali social del Cambellotti su Facebook e Instagram. Una delle novità più interessanti dal punto di vista delle nuove tecnologie di allestimento è la Li-Fi Zone, una tecnologia che consente la trasmissione dei dati tramite la luce LED e che guiderà i visitatori in maniera interattiva utilizzando il proprio smartphone. Ma ci soo anche una sala immersiva e una pinata tridimensionale della città e dei palazzi di Fondazione.
«Rimettiamo il Museo Cambellotti al centro della città - ha commentato l'assessore alla Cultura, Sivlio Di Francia - Il nostro Museo Civico diverrà centrale, almeno nelle politiche culturali. E se saremo determinati, come nell'ultimo anno, sarà un esempio e punto di riferimento per molti piccoli musei del territorio. Questo è solo il primo passo. L'obiettivo è restituire alla città il ruolo che merita». Il ministro Franceschini, impegnato nel G20 della Cultura, ha scritto una lettera annunciando che verrà a visitarlo e si è complimentato per «l'entusiasmo la passione e la determinazione con cui si è lavorato per conseguire questo risultato testimonia quanto poi la cultura sia davvero un fattore di coesione e di condivisione».
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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