Ddl Zan, Coletta invita Fedez a Latina

Lunedì 3 Maggio 2021
Ddl Zan, Coletta invita Fedez a Latina

IL CASO
Sostegno al disegno di legge Zan contro ogni forma di violenza omofobica, anche con l'idea di un concerto a Latina, e solidarietà a Fedez contro ogni forma di censura. Il sindaco del capoluogo pontino, Damiano Coletta, la lancia dal proprio account Fb ufficiale, ieri, con un post di pochissime parole, netto e chiaro: «Caro Fedez, solidarietà per quello che è successo. Ti lancio una proposta: organizziamo insieme a Latina un concerto a sostegno del ddl Zan. Ti aspettiamo!». Un post che a metà pomeriggio aveva già raccolto più di 400 like e più di 150 commenti. Molti a favore, altri contrari, alcuni pesantemente volgari.
«Ritengo che su certi temi non debbano esserci contrapposizioni ideologiche - spiega Coletta - e questo è un tema che riguarda i diritti della persona sanciti dalla Costituzione: quando si parla di discriminazione e violenza nei confronti di orientamenti di genere, di sesso, di disabilità, si contravviene ai principi della Costituzione e non è concepibile che persone che hanno il ruolo di consiglieri comunali si esprimano con modalità violente contro i gay: ci sono valori universali, che vanno oltre gli steccati ideologici». Alcuni commenti sotto il suo post sono violenti: «Prendo le distanze da quei commenti: rispetto l'altrui pensiero, e non concepisco la violenza, né la negazione del pensiero dell'altro. La crescita di una comunità passa anche attraverso la cultura di questi valori. Sono valori della persona, non sono né di destra, né di sinistra».
GLI INTERVENTI
Il duplice tema, da un lato il percorso parlamentare del ddl Zan, dall'altro la censura preventiva denunciata da Fedez, hanno stimolato il dibattito sui social, cui hanno preso parte anche consiglieri di maggioranza come Maria Grazia Ciolfi, che afferma: «Non condivido un sistema di radiotelevisione nazionale che chieda di visionare l'intervento di un artista. E ringrazio Fedez di avere riportato all'attenzione nazionale il ddl Zan: è gravissimo che stia trovando così tanti ritardi e contrasti da molte forze politiche italiane per la sua approvazione». La collega di maggioranza, Celina Mattei bolla quanto accaduto con una sola parola: «Terrificante». È poi Giorgio De Marchis, uno dei massimi esponenti del Pd di Latina, già capogruppo in Consiglio comunale, a pubblicare un post ironicamente tranchant: «Dice che è censura quando arrivano i Carabinieri, ti prelevano e ti buttano dentro. Quando ti chiama un dirigente pubblico di primo livello e ti invita a adeguarti al sistema si tratta di consiglio disinteressato per il tuo bene. La nuova frontiera del liberismo».
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 19:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA