Canali senza acqua: moria di pesci a Latina Scalo
«Acque medie, 2 metri sotto il livello»

Sabato 2 Luglio 2022 di Francesca Balestrieri
Canali senza acqua: moria di pesci a Latina Scalo «Acque medie, 2 metri sotto il livello»

«Una situazione che sta diventando drammatica». Non usa mezzi termini il presidente del Consorzio di Bonifica di Latina, Lino Conti per descrivere quello che il territorio sta vivendo a causa della siccità per cui la Regione Lazio ha proclamato lo stato di calamità naturale. Non piove da giorni e piogge non sono previste nel breve periodo dunque tutti i canali non sono mai stati così asciutti.
Ieri una situazione davvero surreale si è verificata al Canale delle Acque Medie, proprio davanti all'Aeroporto Comani: decinedi pesci morti, un centinaio, forse di più, galleggiavano nella pochissima acqua rimasta sul letto del canale ed è stato necessario l'intervento di un grande mezzo, una sorta di gru, per portarli via.
E la spiegazione per questa moria è data proprio dalla siccità: »Quel canale prende l'acqua da Ninfa, ma quella che arriva è solo l'acqua che rimane tolto l'uso irriguo e quello domestico.

Nella mattinata - spiega il presidente del Consorzio di Bonifica - il Canale delle Acque Medie era già a meno 2,10 metri rispetto alla normalità e non era mai arrivato a questo livello».

Significa che la risorsa sta terminando e nonostante i razionamenti per l'uso irriguo, probabilmente bisognerà prendere altri provvedimenti. La moria dei pesci era stata già segnalata - racconta Paolo, un residente della zona - perchè l'odore nauseabondo delle carcasse con il caldo degli ultimi giorni avevano reso l'aria irrespirabile. E proprio gli abitanti della zona ieri si sono presentati per approfondire la questione e capire se si troveranno ancora nella stessa situazione. Cosa molto probabile considerando il problema siccità. «La criticità esiste su tutto il territorio - spiega il presidente del Consorzio Lino Conti - e probabilmente mai ci siamo trovati in questo stato ad appena l'inizio di luglio». Il razionamento di acqua per l'irrigazione dei campi è già attivo da settimane: attualmente viene  sospesa tutti i giorni dalle 12 alle 18 e per l'intera giornata di domenica per alcune aziende. Ma non si escludono ulteriori restrizioni nei prossimi giorni.

«Il Ninfa, a tre chilometri, si dirama nel Sisto e nel Canale della Acque Medie ma l'acqua non c'è dunque si vengono a creare queste problematiche», spiega il direttore tecnico del Consorzio di Bonifica Luca Gabriele. Nella Vasca del Piegale, che viene riempita proprio con l'acqua del Ninfa è utilizzata come riserva idrica, da alcune settimane è di parecchio sotto il livello perchè la portata è talmente scarsa da non riuscire a pompare l'acqua nella vasca. «Questo impianto - spiega il direttore - già nel 2017, l'11 luglio, è stato chiuso perchè dal Ninfa prima si preleva l'acqua per uso domestico ad opera di Acqualatina, una piccolissima parte è destinata al Giardino e noi siamo gli ultimi in linea». E dunque la soluzione al problema non c'è, almeno fino a quando non ricomincerà a piovere. Servono però piogge abbondanti e frequenti, cosa che non avverrà a breve.

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, 10 giorni fa ha proclamato lo stato di calamità naturale, ma è solo il primo step. «Dobbiamo prepararci - aveva detto - ad una situazione che sarà molto critica che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività a cominciare dai consumi familiari».
Francesca Balestrieri
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