Incendi senza sosta centinaia di ettari distrutti dal fuoco a Fondi

Mercoledì 25 Agosto 2021 di Mirko Macaro
Incendi senza sosta centinaia di ettari distrutti dal fuoco a Fondi

 Fiamme senza sosta ad avvolgere le alture della Piana di Fondi. Devastate ogni giorno di più, confermandosi uno dei polmoni verdi della provincia maggiormente nel mirino dei piromani. A centinaia, gli ettari di bosco e macchia mediterranea andati in fumo dall'inizio di un'estate drammatica. Ed altri continuano ad essere spazzati via dall'incedere di roghi quasi sempre di chiara matrice dolosa. Uno di questi, poderoso, ha bruciato in maniera ininterrotta per due giornate: divampato intorno alle 8 di lunedì, martedì sera era ancora attivo. Era partito dalla frazione Querce, allargandosi rapidamente fino a risalire il versante montuoso ed arrivare in località Crocette, zona di altri pregio all'interno del Parco naturale dei Monti Aurunci.

La macchina dell'antincendio si è attivata nell'immediato. Sotto lo sguardo di carabinieri forestali e guardaparco si sono messe al lavoro squadre su squadre di vigili del fuoco e Falchi di pronto intervento, supportate dai lanci d'acqua di canadair ed elicotteri, mezzi aerei regionali protagonisti di un andirivieni interrotto solo in notturna. Nulla da fare, però. In alcuni punti il fronte delle fiamme è stato sì arginato, ma nel complesso l'incendio ha continuato a estendersi, lasciandosi dietro fumo e desolazione. L'ennesimo, grave danno ambientale. Non il solo dall'inizio della settimana: lunedì è stato appiccato un altro incendio di vaste proporzioni in località Vetrine, già percorsa da altri incendi proprio nei giorni scorsi. E nell'occasione aggredita da un rogo che, dicono i sopralluoghi degli intervenuti, è nato da almeno otto differenti inneschi in contemporanea. Scatenando delle fiamme prima a macchia di leopardo, poi andate a convergere formando un unico muro di fuoco. Il tutto, allo stesso modo di tante altre occasioni, senza che nessuno potesse intervenire per placarlo o circoscriverlo. Questa volta i piromani si sono palesati appena calato il sole, forti di un orario incompatibile con qualsiasi celere intervento di contrasto da parte delle autorità preposte. Mentre in precedenza gli incendiari si erano presentati in zona Vetrine addirittura in pieno giorno, con vigili del fuoco e Falchi impegnati su altri fronti a poche decine di metri di distanza in linea d'aria.


 «Da tempo tutti gli operatori sono in affanno, costretti a una situazione a dir poco estenuate. Ogni giorno roghi ovunque e in sequenza. Le squadre antincendio vanno per spegnerne uno, ed ecco che i piromani stanno distruggendo altri punti» si sfoga il presidente dei Falchi, Mario Marino, che coordina un gruppo di volontari attivi da oltre trent'anni. «Anche quest'estate ci troviamo di fronte a un disastro. Speriamo in una svolta concreta dal punto di vista dell'operatività, magari con maggiori risorse per quanto riguarda i mezzi e gli uomini in campo per far fronte a quella che è un'emergenza di importanza primaria, assolutamente da non sottovalutare. C'è un patrimonio naturalistico di vitale che continua a sparire e troppo spesso ci sentiamo impotenti. Da non dimenticare, poi, il fatto che non di rado le fiamme minacciano abitazioni e magazzini, mettendo puntualmente a repentaglio l'incolumità di decine di residenti».
Mirko Macaro
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