Runner investita a Cori, il pirata: «E' stato un colpo di sonno»

Martedì 31 Maggio 2022 di Stefano Cortelletti
Runner investita a Cori, il pirata: «E' stato un colpo di sonno»

Resta appesa a un filo la vita della donna di 47 anni investita domenica mattina da un'auto pirata mentre faceva jogging lungo via Madonna delle Grazie. Ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Goretti di Latina, le sue condizioni sono definite disperate: un profondo trauma cranico, una lesione alla spina dorsale e traumi su tutto il corpo rendono impossibile sciogliere la prognosi.
A investirla, un uomo classe 1987 di Cori che quella mattina stava facendo rientro a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. Avrebbe riferito di aver sentito un tonfo ma di non essersi preoccupato di fermarsi. Sul perché non avrebbe visto la donna sul ciglio della strada, il 35enne avrebbe parlato di un colpo di sonno. Una dinamica ancora tutta da verificare. Sta di fatto che il suo allontanamento, volontario o meno, dal luogo dello scontro lo porta all'accusa di lesioni stradali e omissione di soccorso e per questo è stato denunciato a piede libero. Le indagini tossicologiche svolte per valutare lo stato psicofisico dell'automobilista avrebbero dato esito negativo. Se solo si fosse fermato per chiamare il 118, magari ma siamo nel campo delle ipotesi il quadro clinico sarebbe stato differente.
Il corpo della donna, inizialmente non identificato, è stato scoperto solo successivamente grazie alla segnalazione di due residenti del posto. Per ricostruire la dinamica, è stato necessario non solo acquisire le testimonianze di chi quella mattina presto aveva frequentato il vicino bar tabacchi, ma anche visionare le immagini delle telecamere di videosorveglianza dislocate sulla strada. È stato quindi possibile individuare un suv bianco le cui fattezze e l'orario del passaggio su via Madonna delle Grazie era compatibile con l'incidente. Dopo un riscontro con la banca dati della motorizzazione, i militari di Cori hanno individuato il nome dell'intestatario della vettura, convocandolo in caserma. La sua posizione, già grave, dipenderà molto dall'evoluzione del quadro clinico della donna investita. Lei, romana, era a Cori per qualche giorno di relax e alloggiava con la figlia e altri familiari presso un agriturismo non distante da dove è stata travolta. Amante della corsa, è iscritta presso una società di podistica amatoriale. A lanciare l'allarme sulla sua scomparsa era stato il fratello che, non vedendola rientrare in agriturismo, si è rivolto ai carabinieri. I militari avevano già avviato le indagini sull'investimento, ma la donna ferita era senza documenti e per questo impossibile da identificare. La denuncia presentata dal fratello ha consentito all'Arma di mettere insieme le tessere del puzzle e di chiudere il cerchio sulla vicenda. Il 35enne continua a professarsi innocente e a parlare di una tragica fatalità, ma ora quello che più conta è sperare che la donna possa risvegliarsi.
 

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