Scarpa cerca la rivincita in assemblea

Martedì 18 Luglio 2017
Scarpa cerca la rivincita in assemblea
In attesa che il candidato presidente di Confindustria Udine, Piero Petrucco, sveli la sua squadra al Consiglio direttivo che deve dare il via libera (fino a tre vice presidenti elettivi, di cui uno vicario), cresce l'attesa per l'assemblea associativa da tenersi il 27 luglio - alla quale è affidata l'elezione vera e propria del presidente e dei suoi vice.
Con il passar dei giorni, infatti, il passaggio assembleare sembra essere tutt'altro che una formalità, nonostante la designazione a maggioranza assoluta (14 a 12) del Consiglio direttivo per la candidatura Petrucco. In sostanza, il confronto serrato nei numeri nei contenuti, se c'è stato, è stato tutto murato all'interno di Confindustria - tra Petrucco, vice presidente e consigliere delegato di Icop di Basiliano, e Germano Scarpa, presidente di Biofarma di Mereto di Tomba, sembra trasferirsi in assemblea, con un esito non scontato. Il centinaio di delegati che partecipa all'assise, infatti, rappresenta proporzionalmente il peso dei gruppi in cui si articola Confindustria. Non è quindi escluso che Scarpa possa tornare in gioco con la forza di numeri, che in Consiglio direttivo sono stati rappresentati dalla logica di una testa un voto, ma in assemblea avranno quella della quota dei delegati che spetta a ciascun gruppo. Uno scenario che emerge dai rumors partiti già a poche ore dall'esito della votazione di mercoledì scorso quando, al terzo tentativo dopo i due andati a vuoto sette giorni prima, i 26 componenti del direttivo sono riusciti a trovare la maggioranza, come vuole il regolamento, su uno dei due nomi.
A tenere banco fino all'esito del voto è stata la presunta differenza di vedute dei due candidati sulla Confindustria unica regionale (più cauto Petrucco, più deciso Scarpa) ma, appena avuta la designazione, Petrucco ha prioritariamente chiarito la sua posizione: «Confindustria unica si deve fare, subito e, per essere fatta bene, con attenzione agli equilibri territoriali».
Se quello era il nodo dirimente, sembrerebbe essere stato sciolto, ma non è detto. Resta quindi sul terreno il confronto fra le parole chiave in cui i due candidati hanno riassunto il programma nei loro documenti. Responsabilità, condivisione, trasparenza e innovazione sono «i valori» indicati da Scarpa, che ha messo a titolo della sua presentazione un «Confindustria 4.0» e ha declinato in 7 punti operativi la sua azione, il primo dei quali è la riaggregazione di Confindustria regionale. Tra gli altri, poi vi sono l'intensificazione dell'attività di lobby e la razionalizzazione e trasparenza sugli interventi delle partecipate.
Petrucco ha organizzato il suo pensiero attorno a 8 voci, ponendo in premessa la necessità di relazioni innovative con la parte sindacale una delle vie per aggredire la bassa produttività delle imprese italiane e l'importanza del ruolo sociale dell'impresa. Su queste basi, poggiano le idee riguardo a infrastrutture-porto regione; manifatturiero e costruzioni; energia; internazionalizzazione; cultura; istruzione; struttura di Confindustria; finanza.
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