Permessi alle donne vittime di violenza

Martedì 18 Luglio 2017
TRIESTE - Permessi fino a tre mesi nell'arco di un triennio alle donne dipendenti comunali o regionali che abbiano subito violenze e abbiano intrapreso un percorso di recupero. Ma anche la possibilità per un dipendente di cedere alcuni dei suoi giorni di ferie a un collega che debba affrontare serie criticità di salute o di condizione familiare. In tal caso non ci sarà alcuna contropartita: si tratta di un gesto di solidarietà punto e basta. Ma d'ora in poi sarà giuridicamente possibile.
Questo e molto altro è stato pattuito ieri pomeriggio dal sindacato con la Delegazione pubblica nell'ambito del negoziato per rinnovare il contratto dei 14mila addetti del Comparto unico Fvg.
Sul fronte delle indennità, le parti hanno condiviso la decisione di riscrivere le regole in fatto di disagio, turni, rischio e reperibilità, uniformando il sistema vigente per i dipendenti regionali con quello che riguarda gli Enti locali. Tali riscritte indennità dovranno trovare la loro copertura finanziaria nel perimetro in quel milione e mezzo di euro che sono stati messi da parte sotto il titolo salario accessorio rispetto alla torta complessiva di 15 milioni. Ed è proprio la ripartizione di tale tesoretto fra finanziamento delle indennità per tutti e della maggiorazione retributiva ad personam di una parte dei dipendenti che ancora le parti non hanno trovato la quadra. Servirà ancora almeno un confronto.
Un altro aspetto tutt'altro che secondario sul quale Delegazione pubblica e sindacato hanno trovato un punto d'intesa è la questione del patrocinio legale gratuito: se un dipendente subisce un procedimento potrà contare su Mamma Regione (o sul Comune o l'Unione territoriale per cui lavora). Ad una condizione però: qualora fosse condannato con sentenza definitiva o patteggiasse una pena con il Pubblico ministero, dovrà restituire i soldi all'Amministrazione pubblica.
E in settimana, frattanto, il Consiglio regionale approverà la legge di assestamento del bilancio, che prevede fra le tante norme anche l'erogazione degli aumenti ai 14mila addetti del Comparto unico già contrattati nel novembre scorso: una media di 65 euro lordi al mese. Un ulteriore aumento, presumibilmente pari a una media di 20-22 euro lordi al mese, interverrà per allinearsi agli aumenti stabiliti dal Governo per il livello nazionale del pubblico impiego.
Maurizio Bait
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