LUTTO
UDINE L'industria friulana del legno perde uno dei suoi storici pionieri.

Mercoledì 28 Ottobre 2020
LUTTO
UDINE L'industria friulana del legno perde uno dei suoi storici pionieri. È morto ieri mattina Giuliano Luvisoni, fondatore nel 1966 della G. Luvisoni & Co. di Martignacco, che vanta oramai 54 anni di attività nella commercializzazione del legname, che ricerca e seleziona in tutto il mondo.
Nato a Udine il 24 settembre 1929, aveva da poco compiuto 91 anni. Si era diplomato in Ragioneria all'istituto Zanon. Da bambino, durante un tragitto in treno da Udine a Tarvisio, raccontava di aver visto le cataste di legname che scorrevano veloci come le immagini di un film e di aver fantasticato. «Quel viaggio mi ha stregato - diceva - e oggi mi sento un uomo fortunato perché ho realizzato il sogno della mia vita creando un'azienda che commercializza il legname con il mio cognome: G. Luvisoni». Nel corso degli anni, Giuliano era stato affiancato alla guida dell'impresa dal figlio Piero, attuale amministratore delegato, dalla sorella Anna Teresa con il marito Andrea, da Alessandro e Antonio, figli del cognato e socio Wilde Caprile, prematuramente scomparso. «Mio padre - ricorda il figlio Piero - ha sempre considerato l'azienda come una seconda famiglia e con il suo esempio ci ha trasmesso i principi dell'impegno e della serietà nel mondo del lavoro. Andava poi fiero soprattutto di una cosa: delle relazioni ultra-decennali con fornitori, clienti e collaboratori in mezzo mondo e sul fatto di esportare circa il 35% della nostra produzione». «Un'azienda che opera da oltre 50 anni è il ricordo di Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli - dà il segno non solo di quanto sia radicata nel territorio, ma anche della sua illuminata visione internazionale. Giuliano Luvisoni ha infatti condotto la società ad aprirsi a mercati di approvvigionamento della materia prima non solo limitati all'Europa, offrendo così sbocchi e opportunità importanti a tutta l'industria del legno e dell'arredo». Da Luvisoni, dice Alessandro Calcaterra, presidente di FedecomLegno-FederlegnoArredo «prendiamo ad esempio l'amore profondo per il legno, la lungimiranza imprenditoriale e la dedizione nei confronti dell'impresa e dei suoi collaboratori».
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