La tragedia di Charlie divide la maggioranza

Martedì 18 Luglio 2017
La tragedia di Charlie divide la maggioranza
La tragedia del piccolo Charlie Gard spacca il consiglio comunale udinese. La mozione di sentimenti in solidarietà ai genitori, più volte rimaneggiata, passa con 17 sì, ma l'invito del sindaco a un voto compatto cade praticamente nel vuoto: al momento di esprimere il parere infatti 10 consiglieri della maggioranza tolgono la scheda; Adalberto Burelli e Michele Vicario di Innovare si astengono assieme a Paolo Perozzo e Mariaelena Porzio dei 5 Stelle e Carmelo Spiga del Pd mentre Andrea Castiglione e Andrea Sandra di Alternativa votano contro, come Massimo Ceccon (ancora di Innovare). A proporre il documento a sostegno della famiglia del bimbo colpito da una malattia gravissima e per cui il tribunale inglese ha autorizzato la sospensione delle cure contro il parere dei genitori, era stato Enrico Berti (Pdl): «Questa vicenda ha scosso l'opinione pubblica mondiale ha detto -. Il mio non è un punto di vista medico. Quello che vorrei è dare attenzione e sostegno al papà e alla mamma. Oltre che sul fine vita, si lavori sulla continuazione della vita anche in questi casi. Chiedo molto serenamente un voto condiviso: ho cambiato il testo (da cui era stato tolto l'impegno a sollecitare il Governo ad agire per salvare la vita del bambino, ndr) e chiedo sostegno per la famiglia». Il sindaco Furio Honsell, pur condividendo l'intenzione della mozione, ha però proposto alcune modifiche: «Sulla solidarietà ai genitori c'è piena intesa, ma alcune premesse sono da ritoccare perché lasciano aperture a episodi di illusione già visti nel nostro paese ha commentato, facendo riferimento a Davide Vannoni e al metodo Stamina -. Abbiamo una maturità etica tale, inoltre, che non credo sia nemmeno necessario il riferimento alle parole del Vescovo di Udine». Una posizione condivisa da Sandra che ha invitato a evitare strumentalizzazioni ideologiche. Alla fine Berti ha accettato le indicazioni di Honsell: dal documento sono scomparse le parole lenire il dolore del bambino non significa indurre la morte e i riferimenti alle possibili cure sperimentali e alle parole del Vescovo Andrea Bruno Mazzocato. Il nuovo testo non ha però convinto Alternativa: Castiglione e Sandra hanno chiesto di sgombrare il campo da valutazioni etico-sanitarie su vita e morte, ma Berti non ha voluto concedere di più. A questo punto è arrivato l'appello del sindaco: «É chiaro che questo è un nodo tra i più profondi che si possano immaginare. Capisco le varie posizioni, però inviterei ad apprezzare la volontà di non strumentalizzare questa vicenda. Vi inviterei a votare a favore». Un invito colto più dall'opposizione che dalla maggioranza.
Alessia Pilotto
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