LA STORIA
UDINE «Ho fatto il turno il giorno di Santo Stefano perché

Venerdì 27 Dicembre 2019
LA STORIA UDINE «Ho fatto il turno il giorno di Santo Stefano perché
LA STORIA
UDINE «Ho fatto il turno il giorno di Santo Stefano perché i miei medici possano respirare fra un turno e l'altro e, almeno qualche festa, possano trascorrerla in famiglia, a casa». Dice così Maria Paola Miani, responsabile della Pediatria di San Daniele e di Tolmezzo, che ieri era al lavoro all'ospedale della città dei prosciutti come medico di supporto in reparto anche se, formalmente, lei è a tutti gli effetti quella che in altri tempi si sarebbe chiamata primario. «Sono una della vecchia guardia, ho sempre fatto i festivi». Con la stessa filosofia, Miani sarà in reparto anche a Capodanno. Soprattutto perché, quest'anno, la situazione non è facile. «C'è un'estrema criticità per le pediatrie, per un'estrema carenza di personale. Ci sono state tre gravidanze in contemporanea fra i medici e un'altra persona è andata in pensione. In organico dovremmo essere in 16, me compresa. Con il pensionamento siamo rimasti in 15, dopo le gravidanze, i miei medici in servizio sono 11, di cui 10 fanno le notti. Siamo messi male». Miani precisa che l'Azienda non c'entra nulla, perché sarebbe stata ben lieta di assumere personale: «Il problema non sono le assunzioni, è che mancano professionisti che vogliano venire in ospedale in pediatria. Vanno tutti sul territorio. L'azienda è stata estremamente disponibile. Ma al concorso, su dieci ne ho potuto assumere uno solo, perché nove, a cui è stato offerto il tempo indeterminato hanno preferito mantenere il tempo determinato in un'altra sede o andare sul territorio». E così, il primario va in corsia sotto le feste.
«Nelle giornate festive, oltre alla guardia attiva presente 24 ore su 24, c'è un medico di supporto per il reparto, che di norma fa dalle 8.30 fino a quando serve. Io sono rimasta fino alle 14.30 per le esigenze del reparto - racconta Miani -. Nel turno di Natale a San Daniele hanno visitato una trentina di bambini e a Tolmezzo ne hanno visti una ventina. C'è comunque tanto lavoro, anche perché nei giorni festivi non ci sono i pediatri di libera scelta e c'è già l'influenza in giro». In questo periodo, «capitano soprattutto casi di infezioni respiratorie, febbre alta, polmoniti e gastroenteriti». A Udine c'è stata la processione anche sotto le feste. «Da noi è arrivata gente che prima era stata a Udine e altri da San Daniele poi sono andati a Tolmezzo e viceversa». Purtroppo, capitano sotto le feste «persone che si accumulano tutte nelle stesse fasce orarie». Ma Miani invita i genitori a non drammatizzare e ad evitare di intasare i pronto soccorso pediatrici se non c'è una vera necessità. «Diciamo che una dermatite non è un'urgenza da visitare per forza a Santo Stefano. Meglio non intasare i pronto soccorso per cose da poco nei giorni festivi. Va detto, poi, che adesso c'è in giro un'influenza con febbre alta. Ma è come sta il bambino che deve farti andare in ospedale, non la febbre in sé. Inoltre, se si affollano i pronto soccorso, il rischio è che i bimbi si prendano anche quello che non hanno. E poi i tempi si allungano per chi magari ha una vera necessità».
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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