La Chiesa friulana si ristruttura Una nuova mappa

Giovedì 12 Luglio 2018
DIOCESI
UDINE Un lavoro di ascolto e confronto con il territorio e con gli organismi diocesani durato 7 anni e ora l'Arcidiocesi di Udine è pronta a vivere la fede nei tempi contemporanei anche attraverso una nuova organizzazione delle sue comunità. Ieri, infatti, alla vigilia della festa dei santi patroni Ermacora e Fortunato, l'arcivescovo di Udine monsignor Andrea Bruno Mazzocato ha dato lettura del decreto che organizza il territorio in 54 Collaborazioni pastorali, riunite poi in 8 foranie. Inoltre, ha dato lettura dei nomi degli otto nuovi foranei e ha presentato il documento «Siamo una sola cosa perché il mondo creda. Le collaborazioni pastorali. Nuove opportunità per l'azione missionaria della Chiesa sul territorio friulano», cioè l'insieme delle motivazioni teologiche e pastorali che stanno al fondo dell'organizzazione, insieme alle indicazioni concrete dei cambiamenti gestionali che si opereranno. L'operatività dell'impianto si avrà dal 1° settembre ed è stato lo stesso arcivescovo a fare una sintesi del progetto: «Ogni Collaborazione pastorale ha spiegato è formata da più parrocchie che, da oggi in avanti, sono chiamate ad aprirsi l'una all'altra e a collaborare fraternamente assieme. Le nuove foranie sono delle zone vaste dell'Arcidiocesi che riuniscono più Collaborazioni, sempre con l'obiettivo di camminare assieme nella migliore sintonia possibile». Una soluzione, certo condivisa e meditata, a un numero di sacerdoti non più elevato e anche a comunità di credenti più contenute che in passato? Vista dalla parte dell'arcivescovo la questione è tutt'altra e l'operazione «è prima di tutto un invito e un incoraggiamento rivolto alle parrocchie perché tutte inizino a camminare assieme, superando ogni diffidenza passata e scoprendo che nel dono reciproco tutte si arricchiscono». Anzi, per certi versi la nuova organizzazione sistematizza ciò che sta già accadendo. «Se leggiamo l'elenco delle parrocchie che formano le Collaborazioni pastorali ha affermato infatti monsignor Mazzocato -, ci accorgiamo subito che molte di esse hanno già iniziato a darsi una mano le une con le altre, condividendo esperienze, iniziative, operatori pastorali, risorse materiali». A tal proposito, il di più del documento presentato ieri sta anche negli «Orientamenti pastorali» che sono stati dati alle comunità, cioè le indicazioni di riferimento per tradurre la missione evangelica in atti in ciascun territorio. Si tratta di «Orientamenti» che, ha precisato l'arcivescovo, «tengono conto delle situazioni concrete in cui si trovano le nostre parrocchie e delle sfide che la mentalità attuale rivolge alla missione della Chiesa, anche in Friuli». Le 54 Collaborazioni pastorali sono: Latisana, Lignano, Palazzolo S., Rivignano, San Giorgio di Nogaro e Torviscosa (forania della Bassa Friulana); Gonars, Mortegliano, Palmanova, Pavia di Udine, Pozzuolo e Talmassons (forania del Friuli Centrale); Buja, Colloredo M.A, Coseano, Fagagna, Majano, Martignacco, San Daniele (forania del Friuli Collinare); Buttrio, Cividale, Manzano, Remanzacco, San Giovanni al N. e San Pietro al N. (forania del Friuli Orientale); Codropio, Sedegliano, Variano, Varmo (forania del Medio Friuli); Ampezzo, Gorto, Moggio, Paluzza, San Pietro in Carnia, Tarvisio e Tolmezzo (forania della Montagna); Gemona, Osoppo, Povoletto, Reana, Tarcento e Tricesimo (forania della Pedemontana); Campoformido, Pagnacco, Pasian di Prato, Tavagnacco, Udine Centro, Udine Nord, Udine Nordest, Udine Nordovest, Udine Sud, Udine Sudest e Udine Sudovest.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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