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Domenica 17 Settembre 2017
La presidente della Regione, Debora Serracchiani, continua a non svelare il suo destino personale, ma ieri alla festa del Pd a Udine ha indicato il percorso che del partito deve fare per arrivare all'indicazione del suo successore alla presidenza della Regione. E poiché il pubblico era tutto Pd, ha dato materiale in abbondanza da usare in campagna elettorale, raccontando perché le riforme fatte siano di sinistra e indicando alcuni fronti su cui è possibile sin da subito attaccare gli avversari, per esempio il centrodestra.
Programma. «Prima del candidato occorre il programma», ha premesso scansando così la riposta diretta sul suo futuro, perché «la Regione del 2017 è molto diversa da quella del 2013 e noi non possiamo presentare lo stesso menù». Per questo, ha confermato, «il 30 settembre il Pd farà un'intera giornata programmatica». Solo dopo arriverà il candidato, che «offriremo alla coalizione che stiamo costruendo».
Ne dovrebbero far parte «il cantiere della sinistra» ma, ha sottolineato, «dobbiamo avere anche un civismo nuovo, per dialogare verso il centro e con il civismo vero». Sulle primarie per il candidato a presidente ha dato l'idea di non considerarle indispensabili in questa tornata, poiché «se si è governato bene, saremo in grado di fare una coalizione senza arrivare a una resa dei conti».
Cinque anni. Per gli anni di amministrazione, ha rivendicato come «di centrosinistra» le riforme della sanità («la rifarei punto per punto»), delle Unioni («è fondata sul principio di solidarietà»), il reddito di inclusione. «Le Unioni sono profondamente di sinistra ha detto-, il problema è che non c'è gente di sinistra a spiegarle». Quanto alla sanità, «sono profondamente convinta che non verrà smontata», ha sostenuto, e «sono particolarmente orgogliosa di aver realizzato l'odontoiatria sociale». Udine, poi, «non deve aspirare a essere retroporto di Trieste, sarebbe poco, riduttivo e neppure tutto giusto, ma essere una grande piattaforma dell'agroalimentare, dei trasporti, del commercio e anche della cultura». Non da ultimo, la bordata agli avversari: «Il centrodestra ha la coalizione pronta, ma non il candidato presidente, perché quello se lo fanno scegliere da Roma o da Milano. Noi no».
Cecotti. Resta l'interrogativo anche su quale sarà il ruolo nel 2018 del già presidente della Regione ed ex sindaco di Udine Sergio Cecotti, che ieri dai Dem si è confrontato con il consigliere regionale del Pd e probabile candidato a sindaco di Udine Vincenzo Martines. Un ritorno di coppia, dato che Martines fu vice di Cecotti a Palazzo d'Aronco. «Vicesindaco ideale», lo ha promosso senza esitazione il professore, che è rimasto cauto invece sul futuro: «Essere sindaco è un'altra partita». Coperto o al più sibillino, invece, Cecotti lo è stato sul suo ruolo alle elezioni regionali, finendo per definirsi «una riserva della Regione, anziché della Repubblica».
Bocciate su tutta la linea sia la Giunta Tondo che quella Serracchiani, ha ribadito che «la comunità regionale un'altra legislatura come le ultime due non la regge». Ma è sul modello alternativo che non s'è sentito un disegno già ben delineato, men che meno espresso da una formazione autonomistica. Tanto che Martines si è subito incuneato rimproverandogli di voler agire solo con «un allineamento dei pianeti che non si verifica mai nella quotidianità» e attribuendogli, così, un ruolo ancora di «provocatore», pur auspicando di sentire presto «proposte e che per realizzarle tu debba cercare rapporti con la politica e con i partiti nazionali». Magari, sottointeso, proprio con i Dem. Con i quali, per altro, lo stesso Cecotti mantiene relazioni. Con il vice presidente della Regione Sergio Bolzonello, per esempio, che un giorno «mi ha chiesto se possa esserci un progetto regionale in cui tutti i territori si riconoscano, piuttosto che dividersi su interessi locali e confliggenti», ha raccontato.
La risposta di Cecotti a Bolzonello: «Metti a fuoco il problema centrale, ossia la coesione sociale e territoriale della comunità regionale, che può ritrovarsi in una visione condivisa solopartendo dal basso».
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