Chi rientra dall'estero deve comunicarlo Nuovi contagi a Lignano e Piani di Luzza

Martedì 20 Luglio 2021
IL CASO
UDINE Chi rientra dall'estero deve comunicarlo al dipartimento di Prevenzione. Intanto aumentano i casi di covid fra i ragazzi. «L'azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale ha rinforzato la sorveglianza sanitaria anche sui giovani residenti in regione per contenere la diffusione del coronavirus. Inoltre, coloro che rientrano dall'estero sono obbligati a comunicarlo al Dipartimento di prevenzione. A darne notizia è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi a seguito dell'incremento dell'attività registrata in questi giorni dal Dipartimento di prevenzione dell'Asufc, che ha preso in esame alcuni casi verificatisi ai villaggi Efa di Lignano e a quello di Piani di Luzza. «Una decina di giorni fa - spiega Riccardi - al Bell'Italia, centro estivo della località balneare friulana, è giunta una ragazzina, poi risultata positiva al virus Sars Cov-2, che ha trascorso alcune ore a contatto con altri coetanei. Ventiquattr'ore dopo il suo arrivo, a seguito della comunicazione di positività del tampone che aveva eseguito in altra regione, questa persona è stata isolata in una camera, mentre la stessa cosa è stata compiuta in altra stanza per le altre quattro coetanee con le quali aveva trascorso del tempo in compagnia. L'Azienda sanitaria ha così attivato il contact tracing per individuare i loro contatti stretti». A seguito di questa attività alcuni giovani sono stati posti subito in quarantena, mentre è scattata la gestione a bolla per un altro gruppo, più consistente, composto da educatori e ragazzi, contatti occasionali. A loro è stato raccomandato di sottoporsi ad una serie di tamponi il giorno dopo e, successivamente, ogni 48 ore. I test eseguiti hanno dato tutti esito negativo. «Due giorni fa - spiega ancora Riccardi - è stata rilevata invece la positività al Covid in un ospite del villaggio estivo di Piani di Luzza» I gestori hanno acquisito l'elenco degli «appartenenti alla stessa squadra della persona risultata positiva e quindi avviato il contact tracing. Inoltre, sono stati disposti i provvedimenti di quarantena fino al 26 luglio e i relativi tamponi di sorveglianza per tutti i componenti del team di cui faceva parte il caso positivo».
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