Auto elettriche, altre cento colonnine

Lunedì 27 Gennaio 2020
Auto elettriche, altre cento colonnine
IL PIANO
UDINE Udine capofila in Friuli Venezia Giulia per numero di stazioni di ricarica per auto elettriche: il capoluogo friulano ne conta 93 contro le 22 di Gorizia, le 21 di Trieste e le 14 di Pordenone. Si tratta di dati aggiornati a dicembre 2019: complessivamente sono presenti sul territorio regionale 150 stazioni di ricarica di cui 137 attive, molte sono multipresa per un totale di 268 prese. Questa la loro posizione: 65 in aree di parcheggio, 47 presso ristoranti e alberghi, 16 nei centri commerciali, 8 presso concessionari moto e automobilistici e 5 presso porti turistici. Vi sono inoltre casi singoli di colonnine di ricarica situate in luoghi diversi dai precedenti come una stazione di servizio, un autolavaggio e una farmacia. Inoltre, 85 delle 150 stazioni di ricarica sono ad accesso libero e in alcune la ricarica è gratuita.
LA RICARICA
Nella maggior parte dei casi è previsto il pagamento di una tariffa per mezzo di una tessera ad hoc o app installate sullo smartphone. Alberghi e ristoranti offrono il servizio di ricarica gratuita ai clienti e in rari casi a chi non lo è, a fronte del pagamento di una tariffa dall'ammontare variabile. Per i distributori c'è un canale contributivo da 80 mila euro a richiesta. Le stazioni di ricarica accelerata (con potenza massima inferiore a 44 kW) sono 112 (70 a Udine, 19 a Trieste, 12 a Gorizia e 11 a Pordenone), quelle fast (tra 44 e 79 kW) sono 14 (4 a Gorizia, 2 a Pordenone, 8 a Udine) mentre le superfast (dotate di potenza massima superiore agli 80 kW) sono 5 (1 a Gorizia, 1 a Trieste e 3 a Udine). Infine ci sono le ricariche non classificate: ben 150 (93 a Udine, 21 a Trieste, 14 a Pordenone e 22 a Gorizia). Enel X gestisce 25 stazioni di cui 17 quick (potenza massima di 44 kW) e otto fast (con potenza massima di 95 kW) e sono quelle più utilizzate: il 75% del numero delle sessioni sul totale nel periodo gennaio-ottobre 2019 erogando l'83% dell'energia complessiva. Enel X ha già localizzato i siti per installare altre 16 infrastrutture di cui 15 quick e una fast. Hera ne gestisce invece 12 di cui una fast e 11 accelerate con una potenza fino a 22 kW. Il numero di ricariche è crescente (809 nel 2017, 1508 nel 2018 e 2112 nel 2019) con una percentuale di ricariche veloci in crescita (0,1% nel 2018 e 7,8% nel 2019). Emerge, dunque, che l'uso delle stazioni di ricarica pubbliche installate è in crescita parallelamente alla diffusione di veicoli elettrici con una preferenza per le stazioni di ricarica veloci in particolare quelle localizzate lungo le arterie principali o in prossimità dei centri commerciali. La ricarica accelerata richiede circa 2 ore mentre quella veloce circa mezz'ora. Sul fronte dei costi, il budget di finanziamento pubblico necessario per finanziare l'infrastrutturazione è di 15 mila euro per colonnina da 22 kW e di 45mila per colonnina da 50 kW. Quest'anno è prevista l'installazione di oltre un centinaio di colonnine tra Enel X, Hera e Regione. Commenta l'assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro: «La rivoluzione culturale partita circa un anno fa deve essere accompagnata, ecco perché ho deciso di puntare ancora sui contributi per le auto eco con 4 milioni di euro nei prossimi tre anni ma anche di modificare la norma di finanziaria per demandare al regolamento le modalità così da rendere l'incentivo più flessibile al mercato delle auto elettriche in continua espansione». «Dopo la possibilità di ricevere il contributo anche per l'acquisto di auto a km zero ed usate adesso stiamo valutando un contributo base per chiunque rottami l'auto più vecchia di sette anni comprandone una di ultima generazione magari introducendo un super bonus ulteriore per chi presenti un Isee inferiore ai 15mila euro» ma «se i privati fanno la loro parte, assieme al presidente Fedriga ho voluto investire 20 milioni di euro perché anche la pubblica amministrazione fosse al passo coi tempi con il progetto Noemix grazie al quale circa 500 auto pubbliche vecchi e impattanti verranno sostituite da altrettante elettriche».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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