Aggredita da un profugo in pieno giorno in via Piave

Domenica 30 Aprile 2017
Aggredita da un profugo in pieno giorno in via Piave
UDINE - Brutta disavventura a Udine per una studentessa pordenonese di 25 anni, aggredita da un profugo afghano in via Piave. A quanto si è appreso, lo stesso straniero, seguito dal centro di salute mentale, una settimana fa avrebbe assalito una minorenne in piazza Primo maggio. L'universitaria ha raccontato che poco dopo le 16, l'uomo le sarebbe saltato addosso da dietro, costringendola a subire palpeggiamenti e spinte inequivocabili. La ragazza per un attimo è rimasta quasi paralizzata per la brutalità che le stava imponendo il molestatore, ma poi è riuscita a urlare. Subito si è fermato un signore in auto e di seguito un altro a piedi, che ha chiamato con il cellulare la polizia, mentre il profugo scappava. Un dipendente della Prefettura uscito di corsa dall'edificio è però riuscito a fargli una foto di schiena mentre si allontanava. La studentessa è stata accompagnata in Questura dove ha denunciato le molestie. «Pochi metri più avanti - ha considerato la ragazza - c'è l'ingresso dei Giardini del vescovo e se mi avesse aggredita tra il verde nessuno avrebbe visto nulla. Oppure se fosse stata sera... Cosa ne sarebbe stato di me? Ho pensato a quella povera impiegata di Pordenone che una sera di qualche anno fa è stata aggredita e violentata nel parcheggio deserto e poco illuminato da un evaso dal carcere del Castello... Ma volevo farmi forza a tutti i costi e una volta uscita dalla Questura ho deciso di andare a lezione. Però non capivo nulla di quello che spiegava il professore e volevo solo tornare a casa, dimenticare quell'orrore e lavarmi, per togliermi di dosso quel terribile odore che non accennava ad affievolirsi». Più tardi, mentre era in stazione, la giovane ha ricevuto la chiamata della polizia. «Lo abbiamo trovato - le hanno detto -. Era alla caserma Cavarzerani. Deve venire a identificarlo». In Questura ha saputo che l'afgano è persona nota alle forze dell'ordine e che già la settimana scorsa avrebbe aggredito una minorenne, baciandola sul collo: è seguito dal Centro di salute mentale. «Sono rimasta esterrefatta - ha concluso la 25enne - anche perché mi hanno detto che neppure questa volta sapevano se lo avrebbero potuto trattenere. Che la decisione spetta alla Procura, pur essendoci gli estremi per la violenza sessuale». Un'informativa è stata depositata dalla Squadra mobile in Procura.
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