A Trieste contro i tagli anche il comitato di Latisana

Mercoledì 13 Febbraio 2019
SALUTE
TRIESTE (E.B.) Presidio ieri mattina a Trieste, davanti al Palazzo del Consiglio regionale in piazza Oberdan, contro i tagli alla sanità denunciati dalla Fsi Usae, unica sigla sindacale presente assieme ai rappresentanti dei cittadini in difesa della sanità di Latisana e del capoluogo giuliano. Non c'è stato alcun colloquio con l'assessore alla Salute Riccardo Riccardi che però riceverà il sindacato e altre organizzazioni questa mattina a Udine. «Siamo stati in piazza per dar voce ai lavoratori che oggi sono regolarmente al lavoro nei ambulatori, nei reparti, nelle ambulanze spiega Matteo Modica (Fsi-Usae) -. Siamo qui perché non possiamo tollerare ulteriori tagli che vanno a discapito dei cittadini e dei lavoratori. Chiediamo maggiori risorse in termini di personale e maggior programmazione. Auspichiamo che la politica comprenda ed accolga le nostre istanze». A fargli eco è il coordinatore del Comitato difesa sanità triestina Giorgio Jercog: «Con questo primo presidio abbiamo voluto dare un segnale alla giunta regionale per quanto riguarda i tagli alla sanità. Il sistema regionale sanitario pubblico va rivisto in un'ottica di risparmio ma anche di efficienza e vera professionalità quindi servono assunzioni». Dunque aggiunge: «Chiediamo siano rispettate le promesse ed il programma elettorale sottoscritto con i cittadini, perché finora si continua con la riforma Serracchiani-Telesca ora Riccardi. Per quanto riguarda il Nue 112 che presenta tuttora criticità chiediamo si ritorni alle vecchie centrali provinciali che potrebbero essere due ma con la riattivazione del 118 diretto». Il Comitato Nascere a Latisana non nasconde la preoccupazione per il taglio dell'1% «che significa riduzione del personale e dei servizi anche se l'assessore dice che ci saranno risorse aggiuntive». «Ai direttori generali che hanno chiuso l'azienda in rosso qualcuno ha chiesto conto? Come si è arrivati a ciò?». Renata Zago ha ribadito la volontà di creare nel Latisanese un progetto pilota di distretto amico della famiglia.
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