IL RETROSCENA
LONDRA Un parlamento è sempre un luogo altamente simbolico per un attentato, ma quello di Westminster lo è ancora di più dopo che nel 2017 un uomo, con un passato violento e una conversione all'islam avvenuta almeno un decennio prima, uccise cinque pedoni e un agente di sicurezza dopo aver lanciato il suo Suv nero a tutta velocità sui passanti per motivi mai del tutto chiariti. Che sia stato ispirato dalla propaganda radicale resta a tutt'oggi l'ipotesi più accreditata, così come non si può escludere che sia all'origine dell'attentato di ieri, che giunge dopo giorni in cui le dichiarazioni dell'ex ministro degli Esteri Boris Johnson contro le donne con il velo integrale hanno infiammato il dibattito pubblico, ma resta il fatto che i servizi segreti si devono sempre più spesso confrontare con il fenomeno dei lupi solitari. Che sia per seguire i dettami di Isis o per dar sfogo a frustrazioni personali e odio razziale come nel caso dell'attentatore di Finsbury Park, il quale scagliò la sua vettura contro le persone che uscivano da una moschea l'estate scorsa, lo scenario con cui l'MI5 fa ormai abitualmente i conti è quello di un terrorismo fluido, che agisce con strumenti comuni difficilissimi da intercettare e che spesso non ha bisogno di varcare frontiere: nella maggior parte dei casi i perpetratori hanno il passaporto britannico, come l'uomo arrestato ieri, e si accontentano di copiare quanto fatto da altri in passato.
NUMERI ALTI
I vertici dei servizi segreti parlano di un numero altissimo di attentati sventati, più di uno al mese, e lamentano il fatto che la Brexit possa togliere risorse importanti per la lotta al terrorismo, compresa la collaborazione con i servizi degli altri paesi europei. Intanto le misure di prevenzione, come gli arresti, sono aumentate e intorno ai luoghi come Westminster il numero di agenti è stato rafforzato. A loro sono stati dati poteri speciali, come quelli di sparare ai veicoli che si avventano sulla folla, anche se come dimostra il caso di ieri non è sempre un sistema efficace.
Cri.Mar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA LONDRA Un parlamento è sempre un luogo altamente simbolico per un attentato, ma quello di Westminster lo è ancora di più dopo che nel 2017 un uomo, con un passato violento e una conversione all'islam avvenuta almeno un decennio prima, uccise cinque pedoni e un agente di sicurezza dopo aver lanciato il suo Suv nero a tutta velocità sui passanti per motivi mai del tutto chiariti. Che sia stato ispirato dalla propaganda radicale resta a tutt'oggi l'ipotesi più accreditata, così come non si può escludere che sia all'origine dell'attentato di ieri, che giunge dopo giorni in cui le dichiarazioni dell'ex ministro degli Esteri Boris Johnson contro le donne con il velo integrale hanno infiammato il dibattito pubblico, ma resta il fatto che i servizi segreti si devono sempre più spesso confrontare con il fenomeno dei lupi solitari. Che sia per seguire i dettami di Isis o per dar sfogo a frustrazioni personali e odio razziale come nel caso dell'attentatore di Finsbury Park, il quale scagliò la sua vettura contro le persone che uscivano da una moschea l'estate scorsa, lo scenario con cui l'MI5 fa ormai abitualmente i conti è quello di un terrorismo fluido, che agisce con strumenti comuni difficilissimi da intercettare e che spesso non ha bisogno di varcare frontiere: nella maggior parte dei casi i perpetratori hanno il passaporto britannico, come l'uomo arrestato ieri, e si accontentano di copiare quanto fatto da altri in passato.
NUMERI ALTI
I vertici dei servizi segreti parlano di un numero altissimo di attentati sventati, più di uno al mese, e lamentano il fatto che la Brexit possa togliere risorse importanti per la lotta al terrorismo, compresa la collaborazione con i servizi degli altri paesi europei. Intanto le misure di prevenzione, come gli arresti, sono aumentate e intorno ai luoghi come Westminster il numero di agenti è stato rafforzato. A loro sono stati dati poteri speciali, come quelli di sparare ai veicoli che si avventano sulla folla, anche se come dimostra il caso di ieri non è sempre un sistema efficace.
Cri.Mar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
