Uova contaminate, l'esperto: «Da noi controlli rigorosi, ma all’estero serve cautela»

Sabato 12 Agosto 2017 di Claudia Guasco
Uova contaminate, l'esperto: «Da noi controlli rigorosi, ma all’estero serve cautela»

Dieta varia, attenzione alla provenienza del cibo che si compra e niente panico. «Le uova contaminate sono state prontamente ritirate e le maglie dei controlli sono serrate», assicura il direttore per la sicurezza alimentare del ministero della Salute Giuseppe Ruocco. E il rischio per la salute di chi dovesse accidentalmente consumare prodotti contenenti tracce di fibronil è considerato «tecnicamente basso», sopratutto per gli adulti.

Dottor Ruocco, anche l’Italia è stata inserita dalla Comunità europea tra i Paesi a rischio. C’è da preoccuparsi?
«Tutto è successo per via di quella partita inquinata che noi del ministero della Salute abbiamo segnalato. E’ avvenuto l’8 agosto: la Francia ci ha avvisato della presenza di una preparato a base di uova destinato al nostro Paese e ci siamo subito messi in moto. Si trattava di un semilavorato usato da pasticcerie e aziende alimentari, era finito in Emilia Romagna. Le uova prodotte negli allevamenti olandesi incriminati sono state bloccate da tempo e i controlli a campionamento, incrociati con le segnalazioni europee, ci hanno permesso di rintracciare nel giro di poche ore il prodotto fuorilegge proveniente da un’azienda francese, che è stato sequestrato».

Che cos’è il fibronil?
«E’ una fialetta che si mette una volta al mese a cani e gatti per proteggerli dalle pulci. L’uso su polli e galline è vietato, perché il contenuto passa alle carni e alle uova che poi finiscono in tavola. Ma è successo che una ditta, pare belga, che si occupa delle pulizie nei pollai industriali ha aggiunto il fibronil al detergente comunemente usato e a norma di legge. Le galline, insieme al mangime, lo hanno assorbito e trasmesso alle uova».

Quando è successo?
«C’è chi dice nel 2016, chi qualche mesi fa. La magistratura belga sta indagando, certamente non ci hanno informato subito appena lo hanno scoperto. Per fortuna non ci risultano casi di intossicazione».

E se dovesse accadere?
«Gli effetti sono di tipo neurologico, con conseguenze che vanno dall’ipereccitabilità all’irritabilità, fino a tremori e convulsioni nei casi estremi. Interropendo l’assunzione, i sintomi cessano. Non esiste un antidoto, ma se si ha la certezza di avere mangiato uova infette i medici consigliano una lavanda gastrica. Si tratta però di casi estremi, legati a un consumo massiccio, ben superiore a quello medio settimanale degli italiani. Le variabili sono rappresentate da peso, sesso ed età di una persona: i bambini piccoli sono maggiormente esposti all’intossicazione. Ma se diamo loro uova italiane non ci sono problemi».

Chi è in vacanza in Francia o in Olanda invece come si può difendere?
«Con una dieta varia, per evitare di accumulare dosi eccessive del medesimo alimento potenzialmente a rischio. In ogni caso le uova inquinate sono state ritirate in tutta Europa».

Ci sono però i prodotti industriali a base di uova.
«E’ complicato perché le uova vanno a finire ovunque: dolci, pasta, piatti pronti. Stiamo lavorando sulla tracciabilità dei cibi, ogni operatore del settore alimentare deve tenere l’elenco dei suoi fornitori e quindi ricostruendo tappe si risale a tutta la filiera. Al di là delle segnalazioni abbiamo avviato ulteriori controlli, anche alle frontiere, per essere certi che non arrivino in Italia altri prodotti contaminati, effettuando test a campione con l’aiuto delle Regioni e dei carabinieri del Nas».

Innegabile la falla che si è aperta a livello europeo.
«Aspettiamo il vertice di Bruxelles per capire come si possa migliorare il sistema. Se è vero che c’è stato un ritardo nella comunicazione, ciò sarebbe al di fuori delle regole comunitarie: ogni Paese è obbligato a segnalare subito problemi di questo tipo, che coinvolgono la salute dei cittadini. Adesso tuttavia l’esigenza primaria è evitare che circolino prodotti infetti».

Consigli pratici per i consumatori?
«Se usano uova italiane, con marchio regolare, possono stare tranquilli».
 

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 14:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA