Stuprata nel Salento, il racconto della ragazza: «Non riuscivo a urlare e lui mi ha violentata»

Sabato 2 Settembre 2017 di Raffaella Patricelli
Stuprata nel Salento, il racconto della ragazza: «Non riuscivo a urlare e lui mi ha violentata»

LATINA Con la voce bassa, ancora un po’ confusa, ma determinata a far prevalere la giustizia, Roberta (il nome è di fantasia ndr) ci ha raccontato ieri pomeriggio cosa è accaduto quella terribile notte tra martedì e mercoledì in una stanza di un villaggio turistico di Marina di Mancaversa, nel Salento. La giovane ha denunciato gli abusi subiti, mentre dormiva, da un 27enne di Latina ora in carcere a Lecce per violenza sessuale.

LA RICOSTRUZIONE
«Io quel ragazzo non lo conosco - dice subito Roberta - era nel gruppo partito con il tour operator di Latina, ma c’erano almeno 200 ragazzi. Con lui non ho mai parlato, non so chi sia. - Aggiunge - io quella sera ero in camera, da sola, dormivo. All’improvviso ho sentito una persona venirmi addosso, è stato complicato capire cosa stesse accadendo. Non riuscivo ad urlare - spiega la ragazza - ho preso un colpo di freddo e da qualche giorno ho la raucedine, per questo non potevo gridare. Ho cercato di parlare con lui per farlo andar via, gli ho detto: “Ma ti rendi conto di quello che stai facendo? Ma perché? Vai via - racconta sconvolta la giovane - ma purtroppo non mi ha ascoltata, io credo fosse ubriaco».

«E’ stato terribile - continua - Poi per farlo andare via gli ho detto che non avrei raccontato nulla a nessuno - prosegue Roberta - appena è uscito invece ho chiesto aiuto ai miei amici e ovviamente ai carabinieri».

LE INDAGINI
Secondo quanto ricostruito per ora dai carabinieri il giovane sarebbe riuscito ad entrare nel bungalow dove dormiva la 18enne attorno alle 5.30 del mattino dopo una nottata passata in discoteca. Proprio lì si sarebbe consumata la violenza sessuale. Il 27enne, operaio di Latina, una volta fuori dalla stanza e dopo che la vittima in lacrime aveva chiesto aiuto agli amici, è stato picchiato e spintonato. Dopo alcune medicazioni al pronto soccorso è stato subito arrestato e rinchiuso nel carcere di Lecce. Il 118 ha soccorso anche la ragazza di Anzio che ha riportato dei graffi e dei lividi sulla schiena. La giovane, dopo un colloquio con una psicologa e con i carabinieri, è potuta tornare a casa e riabbracciare i familiari. «Non ci risulta nessuna versione dei fatti fornita da questa persona, sappiamo solo che era ubriaco e che probabilmente avrebbe raccontato di non ricordare praticamente nulla - tiene a precisare anche il padre della giovane - attendiamo solo l’esito dell’interrogatorio di convalida».

LA TESTIMONIANZA
«Io questa persona non la conoscevo - ribadisce ancora con forza Roberta - era semplicemente nel mucchio di persone che avevano partecipato al viaggio e non aveva legato proprio con nessuno, aveva un comportamento piuttosto asociale. Non ci ho mai parlato. Quella notte dormivo, e seppure non ho pensato che mi volesse ammazzare, non ho avuto modo di difendermi, è stato impossibile reagire, anche se ho provato in tutti i modi. Sono comunque una persona forte, voglio andare avanti». Il 27enne di Latina - seguito dall’avvocato Biagio Palanà - sarà interrogato questa mattina in carcere a Lecce. Solo dopo averlo ascoltato, il gip deciderà per la convalida e per il tipo di misura cautelativa da adottare.

 

Ultimo aggiornamento: 15:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA