Consip, altri falsi nelle informative su Tiziano Renzi

Sabato 13 Maggio 2017 di Valentina Errante e Sara Menafra
Consip, altri falsi nelle informative su Tiziano Renzi
C’è una nuova accusa di omissione che i pm romani contestano al capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, ex titolare delle indagini su Consip. Dall’informativa conclusiva consegnata ai magistrati manca un’ intercettazione di Tiziano Renzi in cui papà dell’ex premier riferisce come abbia saputo dell’inchiesta a suo carico. Una versione che smonterebbe l’ipotesi suggerita dallo stesso Scafarto, ossia che a informare Renzi senior dell’indagine fossero stati i servizi segreti.

L’INTERCETTAZIONE
Le intercettazioni sul telefonino di papà Renzi, volute dalla procura di Napoli, sono durate dal 5 al 24 dicembre. E, nel corso di quegli ascolti, è lui stesso a dire ad un amico: «E’ stato un giornalista a telefonarmi e avvisarmi». Una versione dei fatti alla quale la procura di Roma non sembra credere, anche perché all’epoca alcune indiscrezioni erano già finite sui giornali. La frase, però, sarebbe stata utile nel corso dell’interrogatorio dello stesso Tiziano. Anche se non è contenuta nell’informativa consegnata dal Noe ai pm. Alla richiesta di chiarimenti del procuratore Giuseppe Pignatone, dell’aggiunto Paolo Ielo e del pm Mario Palazzi, il capitano Gianpaolo Scafarto dice di non aver mai saputo dell’esistenza di quel dialogo, pure rilevante: «Prendo atto - si legge nel suo verbale - ma nulla so dire in proposito, non ricordo di essere stato informato di questa telefonata».

GLI 007
Buona parte delle cinque ore di interrogatorio, però, si sono concentrate su errori ed omissioni nel capitolo dedicato ai servizi segreti. Del «cessato allarme» in merito ad una presunta presenza di personaggio legati ai servizi nel corso di una attività di indagine del Noe sugli appalti in Consip, la «procura di Napoli fu immediatamente avvertita», ha spiegato il capitano Scafarto per difendersi dall’accusa di falso. L’informativa consegnata in procura, però, di quella verifica negativa non dice alcunché. E l’investigatore, intercettato, dice ai suoi che l’omissione è una «scelta investigativa». Mentre ai pm ha replicato: «Per me è la stessa cosa, lo ritenevo irrilevante». Sebbene le contestazioni di falso siano sempre collegate solo alla frase sull’incontro con Tiziano Renzi attribuito ad Alfredo Romeo (mentre a parlarne è Italo Bocchino) e al controllo sugli 007 che avrebbero seguito gli uomini del Noe, i pm romani hanno notato parecchi errori ed incongruenze. A partire da almeno tre nomi di uomini dei servizi citati nell’informativa ma senza alcun riscontro negli atti di indagine.

LA CORTE DEI CONTI
Intanto la magistratura contabile ha aperto una indagine proprio sulla mega gara Fm4 bandita da Consip al centro dell’indagine romana. Il neo procuratore capo della Corte dei conti, Andrea Lupi, dovrà aspettare gli atti dei pm prima di procedere.

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Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA