Zaia scende in campo per Sicit e Acc

Giovedì 13 Maggio 2021
Zaia scende in campo per Sicit e Acc
I CASI
VENEZIA Sicit: bene lo stop degli imprenditori vicentini della concia alla scalata dei cinesi di Syngenta. E su Acc il presidente del Veneto Luca Zaia s'impegna nel salvataggio: «Aprirò un tavolo per trovare le risorse che servono per dare prospettiva alla produzione».
Non c'è solo il Covid, anche le questioni economiche premono, E il presidente veneto non si tira indietro. Prima sulla vicentina Sicit. «Il mercato regola il mercato, non mi permetterei mai di fare ingerenze, ma stiamo parlando di un settore che fattura circa 3 miliardi, da noi, ad Arzignano - afferma Zaia in conferenza stampa a Marghera -. L'oggetto del desiderio è il pivot di raccordo per tutte le concerie, una sorta di società di riferimento: il fatto che i nostri imprenditori abbiano scelto di restare con Intesa Holding, in un ambito nostro, di non soddisfare a questo shopping, lo trovo assolutamente rispettoso dei nostri territori. Non ho niente contro gli altri, ma se andassimo a chiedere a un cinese se è felice che arrivino quelli di Arzignano a comprare lì, probabilmente preferirebbe uno di Shanghai». Il faro è acceso. «La stiamo guardando da fuori, anche con molta attenzione - sottolinea il presidente - siamo preoccupati per i nostri territori, ma è una preoccupazione solo di strategia industriale: se le proprietà delle nostre imprese cominciano ad emigrare, è inevitabile che il governo non sia più tenuto dai veneti. Fondi, società, hanno tutti diritto al rispetto, ma si può tifare per qualcuno. Noi tifiamo per i nostri». Syngenta, malgrado lo stop di Intesa Holding, primo azionista di Sicit col 43%, non demorde e invita i conciari vicentini che hanno aderito all'Opa di Nb Renaissance a 16 euro per azione, al dialogo.
L'ALTRA CRISI
Zaia ieri ha incontrato anche una delegazione di sindacalisti e lavoratori della bellunese Acc (compressori, 315 addetti), che a fine mese rischia di chiudere per mancanza di liquidità. «Il mio interesse è quello di salvare l'Acc. Aprirò un tavolo per trovare le risorse che servono per dare prospettiva alla produzione», le sue parole di rassicurazione. Un incontro di circa mezz'ora arrivato al termine di una mattinata di proteste e presidi sotto la sede della Regione a Venezia. «Zaia si è dimostrato molto interessato e sensibile hanno sottolineato i sindacati - e ha dichiarato che la volontà della Regione è di salvare Acc». Zaia ha riferito di essere in continuo contatto col ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti ed entro pochi giorni il presidente convocherà un tavolo con Veneto Sviluppo, sindacati, clienti e fornitori di Acc. I sindacati sperano che la Regione possa farsi garante insieme al Mise affinché i fornitori allunghino i tempi richiesti per pagare le commesse e i clienti anticipino i loro versamenti. Ma c'è delusione tra i lavoratori accorsi da Belluno, volevano incontrare personalmente Zaia e si sono lasciati andare a qualche protesta. «Qui si sta uccidendo un'azienda viva», accusa il segretario Cgil Christian Ferrari. «Veneto Sviluppo c'è ci deve essere, ma la soluzione non deve passare necessariamente dal suo intervento - avverte Nicola Panarella, segretario Fim Cisl Veneto -. Abbiamo capito che il progetto Italcomp con Embraco non c'è più, meglio puntare a salvare la Acc. Servono i privati, ma ora dobbiamo in primo luogo guadagnare tempo».
Maurizio Crema
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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