Vertice tra Asstel e Giorgetti, al centro i tagli alla burocrazia

Domenica 25 Luglio 2021
Vertice tra Asstel e Giorgetti, al centro i tagli alla burocrazia
IL CASO
ROMA L'incontro con il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti è previsto per domani al Mise. E sarà l'occasione per mettere sul tavolo le richieste e le preoccupazioni di Asstel, l'associazione che raggruppa le principali aziende di telecomunicazioni. Il presidente Massimo Sarmi, che sarà accompagnato dal direttore Laura Di Raimondo e dalla squadra dei vice presidenti, andrà subito al punto, chiedendo per il comparato strategico che rappresenta un salto di qualità da parte del governo. Sopratutto in questa fase cruciale di attuazione del Pnrr, una occasione storica che non si può perdere.
LA POSIZIONE
Per lo sviluppo tecnologico, la modernizzazione del Paese - è la tesi che il presidente Sarmi illustrerà a Giorgetti - servono interventi mirati e urgenti. In che direzione? Completando subito il procedimento di semplificazione della fase di autorizzazione per l'installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica. E poi, altro punto cruciale, sarebbero necessari la revisione e la rateizzazione dei versamenti degli importi offerti in asta per l'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze 5G. Infine, vista l'attuale congiuntura e i rischi sulla ripresa economica legati alla situazione pandemica, serve anche un sostegno economico che acceleri la piena operatività del Fondo di Solidarietà Bilaterale per la filiera di tlc. E questo per incentivare i percorsi di formazione, sostenere le nuove assunzioni in un comparto in rapida evoluzione, proseguire sulla via della crescita digitale che, come sa bene Giorgetti, ha tanti costi da sopportare.
GLI IMPEGNI
Del resto l'associazione con le sue imprese ha già aderito al Piano Italia a 1 Giga. Lo ha fatto nonostante la contrazione dei ricavi. Ricavi che hanno registrato nel 2020 un calo del 5 per cento rispetto al 2019. Nel periodo 2008-2020 la contrazione è stata ancora più significativa con una flessione di quasi 8 miliardi di euro. Ma a fronte di ciò la filiera tlc non si è arresa ma ha puntato sull'innovazione e, l'Asstel ne è pienamente convinta, continuerà a investire in maniera massiccia.
Sarmi ribadirà un concetto ben chiaro che è poi quello che lo stesso Giorgetti, sensibile al tema e attento alle problematiche del comparto, conosce bene. La crescita del Paese - è il ragionamento - passa dalla realizzazione di infrastrutture e investimenti a sostegno dell'innovazione. Ma la filiera delle telecomunicazioni, settore di eccellenza, ha bisogno di semplificazioni e meno burocrazia per dare nuovi servizi a imprese e famiglie. Tanto più adesso che va attuato il piano per la digitalizzazione del Paese. Con un mercato, quello tricolore, sempre più competitivo che richiede reti sempre più veloci e affidabili.
Nuove regole, processi autorizzativi rapidi, un quadro normativo trasparente e organico a livello nazionale e regionale, si augura Sarmi, consentiranno di accelerare questo processo e di eliminare il gap che ancora ci separa dagli altri Paesi europei.
Umberto Mancini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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