Unicredit, Orcel gioca d'anticipo e battezza la squadra per il risiko

Giovedì 13 Maggio 2021
Unicredit, Orcel gioca d'anticipo e battezza la squadra per il risiko
LA RIORGANIZZAZIONE
MILANO Blitz di Andrea Orcel che, insediatosi da soli 27 giorni, ieri ha annunciato la nuova struttura organizzativa di Unicredit e il team di vertice che avrà la responsabilità di guidare le attività e di sviluppare il nuovo piano strategico atteso per settembre: dei 15 manager, sei sono donne; quattro new entry, quattro gli uscenti, 10 le conferme, una promozione. La mossa lascia presagire che oltre al nuovo piano, Orcel voglia mettere mano all'M&A che, come ha detto, «non sono un fine ultimo, ma qualcosa che possa accelerare il raggiungimento di risultati strategici», a patto che sia «nell'interesse degli azionisti» e «in linea con la nostra capacità di portarle a termine con successo».
Sul fronte senese, il governo sta aumentando il pressing per concordare una soluzione su Mps: accanto al tentativo di ottenere dalla Ue una proroga a giugno 2022 per la privatizzazione, ha pronta un'ipotesi. Più precisamente, Unicredit acquisterebbe dal Mef il 51% a valori il più possibile contenuti lanciando un'Opa, alla quale il ministero non aderirebbe per affiancare l'azionista con il 13% nella ristrutturazione ad alcune condizioni. Ma Orcel oltre Mps, guarda al Banco Bpm. Per questo il banchiere ha anticipato il riassetto interno dove non figura il dg e saltano i sei co-head voluti da Jean Pierre Mustier: «Riconosciamo origini e radici culturali» ed è per questo «che rendiamo l'Italia una geografia autonoma al fianco di Germania, Europa Centrale e Orientale», ha commentato Orcel. La nuova struttura semplifica l'organizzazione per «assicurare piena responsabilizzazione di ciascun business e area mettendo il cliente al centro di tutte le attività, integrando ulteriormente la tecnologia e la digitalizzazione come fattori chiave di successo».
L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La rivoluzione prevede il Group Executive Committee composto da 15 membri che sostituirà il vecchio Emc di 27 persone, «aumentando il livello di coinvolgimento e responsabilizzazione» dei manager. Eliminando un livello gerarchico e minimizzando la presenza di co-head alla guida di strutture e business perdono il ruolo Francesco Giordano e Olivier Khayat (co-ceo commercial banking western Europe), Carlo Vivaldi (co-ceo commercial banking central eastern Europe), Andrea Casini e Remo Taricani (co-ceo commercial banking Italy), divisione che verrà guidata da Niccolò Ubertalli. Scompare dalla prima linea anche Wouter Devriendt, head of group finance & control. Italia, Germania, Europa Centrale ed Orientale costituiranno aree geografiche a diretto riporto dell'ad. L'unica promozione riguarda Teodora Petkova (ex ad in Bulgaria), posta a capo dell'Europa orientale. Viene introdotta «una struttura a matrice, con l'area di Corporate and Investment Banking a servizio di tutte le geografie», cui si aggiunge una nuova divisione Digital (che sarà guidata da Jingle Pang, new entry proveniente da Ping An Tecnology, gruppo cinese di intelligemza artificiale). Il numero di comitati si riduce da 44 a 15 e nasce nuova divisione People and Culture (guidata dal nuovo arrivo Annie Coleman). Istituito inoltre un Ceo office che include le aree di Strategy and Optimization (con a capo la new entry Fiona Melrose) e Stakeholder Engagement (guidato da un'altra neo assunta, Joanna Carss). «Oggi potete osservare il primo passo in questa direzione: razionalizzazione del business, chiarimento dei ruoli cardine dell'organizzazione e aumento del senso di responsabilità per assicurare risultati migliori agli stakeholder» conclude Orcel, «per me è l'inizio di un nuovo ed entusiasmante viaggio con voi che permetterà a UniCredit di realizzare il suo pieno potenziale e ritornare nel ruolo che gli spetta». La Borsa ha nuovamente premiato il titolo Unicredit, ieri salito del 3,1% e dalla nomina di Orcel del 21%.
Rosario Dimito
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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