Trump rilancia la guerra dei dazi contro il Canada

Sabato 8 Agosto 2020
Nel mese di luglio sono stati creati 1,8 milioni di nuovi posti di lavoro negli Usa, e il tasso della disoccupazione è sceso al 10,2%. Il sondaggio sul quale si basano questi dati è stato condotto tre settimane fa, quando l'epidemia del nuovo coronavirus era ancora nella fase iniziale dell'ascesa negli stati del sud del paese, e le nuove ondate di lockdown non erano ancora state ordinate in California, Texas e Florida. Quando l'effetto delle chiusure sull'occupazione sarà disponibile, i numeri saranno necessariamente rivisti in basso. Ma anche con quelli comunicati ieri dal ministero del lavoro di Washington, il quadro economico degli Usa è ancora traballante. Rispetto al mese di febbraio mancano all'appello 13 milioni di posti di lavoro, e le attività che avevano appena ripreso a produrre impiego, come l'ospitalità e la ristorazione, sono ora di nuovo in fase di declino. In questo quadro difficile, Trump ha deciso giovedì di tornare a battere il tamburo della guerra dei dazi, e ha deciso un'imposta del 10% su alcuni dei lavorati di alluminio in ingresso dal Canada. La misura era stata adottata dagli Usa per la prima volta nel 2018, poi sospesa l'anno scorso. Il consigliere per gli scambi commerciali Robert Lighthizer ha fatto notare che gli esportatori canadesi stavano eccedendo le quote che avevano promesso di rispettare, e Trump è passato all'azione. La decisione ha sollevato un'ondata di proteste a nord del confine, e lo stesso Justin Trudeau ha promesso ritorsioni.
Fla. P.
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