Svolta in De' Longhi: passo indietro della famiglia, Garavaglia nuovo Ad

Sabato 25 Gennaio 2020
Svolta in De' Longhi: passo indietro della famiglia, Garavaglia nuovo Ad
LA NOMINA
TREVISO Svolta manageriale per la De' Longhi. Il consiglio di amministrazione del gruppo del Pinguino ha stabilito di nominare nuovo amministratore delegato e direttore generale Massimo Garavaglia.
Dopo un quindicennio, dunque, Fabio De' Longhi, 52enne figlio del presidente Giuseppe, passerà il timone operativo dell'azienda di famiglia, colosso degli elettrodomestici con oltre 8.500 addetti nel mondo, che ha chiuso i primi nove mesi del 2019 con ricavi per 1,3 miliardi di euro e punta a quota 2,1 miliardi sull'esercizio annuale. La scelta è ricaduta su Garavaglia, manager proveniente da Barry Callebaut, multinazionale svizzera, quotata in Borsa, leader mondiale nella fabbricazione di prodotti a base di cacao e cioccolato di alta qualità. Classe 1966, ne è oggi responsabile per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa. «La proposta di incarico spiega un comunicato diffuso dalla società trevigiana - nasce nel quadro di una costante espansione delle attività del Gruppo De' Longhi e della conseguente volontà di rafforzamento della sua struttura manageriale, al fine di proseguire il percorso di grande successo degli anni passati ed affrontare le nuove sfide di mercati in rapida evoluzione a livello globale, cogliendone ogni favorevole opportunità».
Pressoché tutti gli analisti hanno interpretato la mossa come un modo per consentire a Fabio de' Longhi di distaccarsi dalla gestione ordinaria e potersi meglio concentrare sulle linee strategiche future per il gruppo, in particolare attraverso possibili nuove acquisizioni. De'Longhi junior, comunque, oltre a rimanere vicepresidente, conserverà anche le deleghe di cui è attualmente titolare allo scopo di fornire pieno supporto all'azione operativa del dottor Massimo Garavaglia durante questo importante passaggio organizzativo e di continuare a porre la sua profonda esperienza a servizio delle strategie di sviluppo del gruppo.
RITORNO AL PASSATO
Per diventare efficace a tutti gli effetti, la nomina dell'Ad designato dovrà essere approvata dall'assemblea dei soci, in programma il prossimo 22 aprile, insieme all'ampliamento del cda da undici a dodici membri, proprio per cooptare il nuovo arrivato. Dato che la famiglia trevigiana detiene con largo margine la maggioranza del capitale azionario, tuttavia, l'esito del voto è di fatto scontato. Per certi versi, si tratterà di un ritorno al passato: l'ultimo esterno a guidare il gruppo era stato Stefano Beraldo, che aveva condotto l'industria della Marca in Borsa e poi in una non semplice riorganizzazione, prima di passare il testimone a Fabio De' Longhi nel 2005 e dedicarsi a costruire il boom di Ovs.
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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