IL CONVEGNO
PADOVA Rispetto per l'ambiente, riciclo e responsabilità sociale sono le carte da giocare per rendere le imprese sempre più competitive nel mercato globale. Se n'è parlato ieri all'aula magna di Palazzo Bo a Padova, in occasione del convegno Sviluppo sostenibile e competizione globale moderato dal direttore de Il Gazzettino, Roberto Papetti. Una recente indagine Istat ha rilevato che in Italia un'impresa su tre adotta comportamenti che esprimono un livello medio o alto di sostenibilità. In particolare, le attività manifatturiere mediamente sostenibili hanno un differenziale di produttività pari al 7,9% rispetto alle imprese non sostenibili. Il divario cresce ancora nelle realtà molto orientate alla sostenibilità dove, addirittura, la differenza è del 10,2%.
IL «TRILEMMA»
Un tema trattato da Snam, azienda che realizza infrastrutture energetiche e offre servizi integrati. «Chi fa energia deve puntare a competitività, sostenibilità e sicurezza spiega l'Ad di Snam, Marco Alverà . Lo chiamo il trilemma. La domanda energetica crescerà del 27% al 2040, con un incremento della quota del gas naturale. Il mix energetico del futuro sarà composto per il 25% da carbone, 25% da gas, 25% da petrolio e un altro 25% suddiviso tra rinnovabile, idroelettrico e nucleare. L'Europa dovrà assicurare maggiore sicurezza nel contesto di maggiori importazioni, riducendo il divario con gli Stati Uniti. Nel 2018 infatti il prezzo medio del gas in Europa è stato di 23,2 euro/MWh, in Asia 28,1 euro e negli Stati Uniti 9,2 euro. L'economia cresce grazie all'abbondanza energetica, l'obiettivo è trasformare l'Italia in un Hub di energia. Al contempo però è necessario raggiungere gli obiettivi di Parigi, ovvero ridurre le emissioni di Co2 dell'80-95% entro il 2050». Attualmente, Snam è una holding che controlla Stogit, che stocca il gas naturale; Gnl Italia, che rigassifica il gas naturale liquefatto in Italia; e la Snam Rete e Gas, che progetta, realizza e gestisce le infrastrutture per il trasporto del gas. Nel 2017 l'azienda ha registrato un fatturato pari a 2.533 milioni di euro. Il nuovo progetto lanciato da Snam per dare vita all'azienda energetica del futuro si chiama Snamtec. Si fonda su 850 milioni di investimenti in quattro anni. «Ci concentriamo sulla produzione di biometano e idrogeno aggiunge Alverà e sui vantaggi nello stoccaggio. Abbiamo presentato uno studio sui benefici del gas verde alla Commissione Europea: arrivare nel 2050 alla piena decarbonizzazione comporterebbe un risparmio di 217 miliardi annui».
LA SVOLTA
Parla di sostenibilità, anche se con un'ottica diversa, Carraro Group, azienda padovana che progetta e sviluppa sistemi di trasmissione per macchine agricole e movimento terra. Nel 2018 il fatturato è arrivato a quota 624 milioni di euro. «Stiamo crescendo dichiara il presidente Enrico Carraro in un percorso di rinnovamento sostenibile dei processi, ad ogni livello. Ne sono testimonianza, ad esempio, alcuni indicatori raggiunti nel 2018. In Italia utilizziamo energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili. Abbiamo ridotto i consumi acqua del 21,6%. E la riduzione dei rifiuti prodotti è del 3,4%. Le aziende che sapranno interpretare al meglio la sostenibilità, nei prossimi 5 anni avranno grandi opportunità nei mercati internazionali. I clienti ormai non chiedono solo prezzi e qualità, ma anche buone pratiche».
E.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Rispetto per l'ambiente, riciclo e responsabilità sociale sono le carte da giocare per rendere le imprese sempre più competitive nel mercato globale. Se n'è parlato ieri all'aula magna di Palazzo Bo a Padova, in occasione del convegno Sviluppo sostenibile e competizione globale moderato dal direttore de Il Gazzettino, Roberto Papetti. Una recente indagine Istat ha rilevato che in Italia un'impresa su tre adotta comportamenti che esprimono un livello medio o alto di sostenibilità. In particolare, le attività manifatturiere mediamente sostenibili hanno un differenziale di produttività pari al 7,9% rispetto alle imprese non sostenibili. Il divario cresce ancora nelle realtà molto orientate alla sostenibilità dove, addirittura, la differenza è del 10,2%.
IL «TRILEMMA»
Un tema trattato da Snam, azienda che realizza infrastrutture energetiche e offre servizi integrati. «Chi fa energia deve puntare a competitività, sostenibilità e sicurezza spiega l'Ad di Snam, Marco Alverà . Lo chiamo il trilemma. La domanda energetica crescerà del 27% al 2040, con un incremento della quota del gas naturale. Il mix energetico del futuro sarà composto per il 25% da carbone, 25% da gas, 25% da petrolio e un altro 25% suddiviso tra rinnovabile, idroelettrico e nucleare. L'Europa dovrà assicurare maggiore sicurezza nel contesto di maggiori importazioni, riducendo il divario con gli Stati Uniti. Nel 2018 infatti il prezzo medio del gas in Europa è stato di 23,2 euro/MWh, in Asia 28,1 euro e negli Stati Uniti 9,2 euro. L'economia cresce grazie all'abbondanza energetica, l'obiettivo è trasformare l'Italia in un Hub di energia. Al contempo però è necessario raggiungere gli obiettivi di Parigi, ovvero ridurre le emissioni di Co2 dell'80-95% entro il 2050». Attualmente, Snam è una holding che controlla Stogit, che stocca il gas naturale; Gnl Italia, che rigassifica il gas naturale liquefatto in Italia; e la Snam Rete e Gas, che progetta, realizza e gestisce le infrastrutture per il trasporto del gas. Nel 2017 l'azienda ha registrato un fatturato pari a 2.533 milioni di euro. Il nuovo progetto lanciato da Snam per dare vita all'azienda energetica del futuro si chiama Snamtec. Si fonda su 850 milioni di investimenti in quattro anni. «Ci concentriamo sulla produzione di biometano e idrogeno aggiunge Alverà e sui vantaggi nello stoccaggio. Abbiamo presentato uno studio sui benefici del gas verde alla Commissione Europea: arrivare nel 2050 alla piena decarbonizzazione comporterebbe un risparmio di 217 miliardi annui».
LA SVOLTA
Parla di sostenibilità, anche se con un'ottica diversa, Carraro Group, azienda padovana che progetta e sviluppa sistemi di trasmissione per macchine agricole e movimento terra. Nel 2018 il fatturato è arrivato a quota 624 milioni di euro. «Stiamo crescendo dichiara il presidente Enrico Carraro in un percorso di rinnovamento sostenibile dei processi, ad ogni livello. Ne sono testimonianza, ad esempio, alcuni indicatori raggiunti nel 2018. In Italia utilizziamo energia elettrica proveniente solo da fonti rinnovabili. Abbiamo ridotto i consumi acqua del 21,6%. E la riduzione dei rifiuti prodotti è del 3,4%. Le aziende che sapranno interpretare al meglio la sostenibilità, nei prossimi 5 anni avranno grandi opportunità nei mercati internazionali. I clienti ormai non chiedono solo prezzi e qualità, ma anche buone pratiche».
E.F.
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