Safilo, nessun accordo a Roma Patuanelli chiede tempo

Venerdì 17 Gennaio 2020
LA CRISI
VENEZIA Safilo, nessun accordo. Il gruppo degli occhiali veneto conferma i 700 esuberi e la chiusura dello stabilimento di Martignacco (Udine, 250 addetti) e chiede un nuovo incontro con i sindacati. Il ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli frena: «Non si proceda ad atti unilaterali sui lavoratori, avviare un confronto con le parti sociali». Il sindacato stigmatizza: «Al Mise sui doveva presentare anche l'Ad di Safilo Angelo Trocchia: il suo piano industriale è pieno di lacune, si punta solo ai tagli». Proprio Patuanelli ha chiesto la verifica puntuale del piano, solo poi «sarà possibile individuare tutti gli strumenti a disposizione sia del ministero che delle Regioni per supportare il rilancio produttivo dell'azienda, puntando anche sugli investimenti in campo tecnologico e digitale». Si deve puntare anche allo sviluppo.
ESUBERI INEVITABILI
Ma l'azienda è irremovibile: «Esuberi inevitabili». Senza tagli rischia tutto il gruppo, anche lo stabilimento di Santa Maria di Sala (Venezia). Il management ha poi sottolineato che le produzioni in uscita da Safilo «saranno a breve realizzate in uno stabilimento a Longarone». Pertanto, ha auspicato che attraverso la moral suasion del Mise e delle istituzioni locali, sia resa concreta la possibilità di ricollocare il maggior numero possibile di lavoratori Safilo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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