Sace, rinviate le nomine Di Stefano ad di Cdp equity

Venerdì 19 Aprile 2019
IL CONSIGLIO
ROMA Fumata nera nell'assemblea di Sace per il rinnovo del vertice in scadenza. Ieri il cda di Cdp non ha potuto prendere una decisione: da settimane è in corso un braccio di ferro tra il Mef, azionista con l'82,77% che punta alla riconferma di Beniamino Quintieri e Alessandro Decio e il top management di Cassa sostenuto dalle fondazioni, socie con il 15,93% che invece vuole la sostituzione di Decio con Andrea Pellegrini. E così l'assise della società che assicura l'export delle imprese ha solo approvato il bilancio 2018, rinviando le nomine.
PRESTITO A POSTE
Il prossimo cda di Cdp si terrà il 23 maggio anche se è possibile possa esserne convocato uno straordinario prima se si componesse l'attrito oppure Decio facesse un passo indietro come vorrebbe Cdp. Il board di ieri di via Goito ha invece rinnovato il vertice di Cdp equity: presidente Mario Nuzzo, docente Luiss, ex vicepresidente Cdp, appoggiato dalle fondazioni; ad Pier Paolo Di Stefano, nuovo chief investment officer di Cassa che sostituisce Guido Rivolta cui vanno i ringraziamenti dell'azionista. E ha avallato la conferma di Franco Bassanini e Elisabetta Ripa al vertice di Open Fiber.
Nella riunione di ieri sono state decise anche alcune operazioni di finanziamento ad Ansaldo energia, Invitalia e a Poste Italiane: 200 milioni da Cassa, Intesa Sp, Unicredit e Bnp Paribas necessari per l'ammodernamento della struttura informatica.
A. Fons.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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